Quattro anni di reclusione e divieto di avvicinamento a luoghi frequentati a minori
ORVIETO – Quattro anni di reclusione è la pena inflitta dal Tribunale di Terni a Luca Galleschi, 61enne toscano, ex sacerdote accusato di violenza sessuale su tre giovani ospiti del Centro di accoglienza per migranti Don Bosco di Villanova di Orvieto. Il pubblico ministero Giorgio Panucci aveva chiesto una pena di sette anni ed otto mesi.
Galleschi è stato condannato per un caso di violenza sessuale ai danni di un giovane africano che all’epoca dei fatti, nel 2017, aveva 17 anni e anche per il capo di imputazione relativo al reato di sostituzione di persona. Aveva infatti continuato ad indossare l’abito talare nonostante, già nel 2004, era stato ridotto allo stato laicale.
Il collegio giudicante lo ha invece assolto – perché il fatto non sussiste – da un’altra accusa di violenza sessuale e da quella di prostituzione minorile per aver offerto soldi in cambio di prestazioni sessuali ad un altro 17enne ospite della struttura orvietana.
“Il collegio ha condiviso i nostri dubbi sull’età di due delle persone offese”, ha commentato Emilio Festa, difensore del 61enne, riservandosi la possibilità di ricorrere in appello.
“E’ stata riconosciuta la colpevolezza per il capo di imputazione più grave, un reato odioso e che ha destato grave allarme sociale” dice Nicola Pepe, legale di parte civile che rappresentava in aula la Casa Vincenziana Srl, società che gestisce il centro di accoglienza, alla quale è stato riconosciuto un risarcimento di 5mila euro. Il collegio giudicante ha riconosciuto la prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti contestate, applicando al finto prete anche la misura di sicurezza del divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati abitualmente da minori e di svolgere lavori che prevedono il contatto con minori per quattro anni.