VITERBO – Prosegue la vicenda legata allo “scisma della Palanzana” con Monsignor Carlo Viganò che dall’eremo sul monte viterbese fa sapere di non essersi presentato alla convocazione intimatagli dal Vaticano nei giorni scorsi.
Queste le parole di Viganò, dove specifica che la sola mail giuntagli dallo Stato della Chiesa non rispetta tutte le formalità di rito necessarie per la convocazione.
“La notizia diffusa da alcuni media secondo cui mi sarei presentato giovedì 20 Giugno al Palazzo del Sant’Uffizio come intimatomi dal Decreto del Dicastero per la Dottrina della Fede è destituita di ogni fondamento. È totalmente falsa. La rivista dei Gesuiti America, braccio mediatico della Compagnia di Gesù negli Stati Uniti e megafono della “chiesa della misericordia” del Gesuita Bergoglio ha bruciato le tappe, quando ancora Vatican News era totalmente all’oscuro del Decreto inviatomi l’11 Giugno, solo con una semplice email, senza rispettare quelle formalità necessarie alla validità della comunicazione di un Decreto, e che io stesso ho pubblicato su X due ore prima dell’incontro previsto al Dicastero. Anche se tutti gli elementi erano chiaramente indicati nel mio comunicato, le illazioni e le speculazioni hanno avuto la precedenza, in tipico stile gesuitico”.
“Preciso dunque di non essermi recato in Vaticano – prosegue Viganò – e di non avere intenzione di recarmi al Sant’Uffizio il 28 Giugno e di non aver consegnato alcun memoriale o documento a mia difesa al Dicastero, del quale non riconosco l’autorità, né quella del suo Prefetto, né di chi lo ha nominato. Non ho alcuna intenzione di sottopormi ad un processo farsa in cui coloro che mi dovrebbero giudicare imparzialmente per difendere l’ortodossia cattolica sono allo stesso tempo coloro che io accuso di eresia, di tradimento e di abuso di potere. E tra costoro vi sono appunto i Gesuiti, primi fautori di tutte le deviazioni morali e dottrinali degli ultimi sessant’anni, a partire da quel James Martin SJ attivista LGBTQ+ tanto assiduo a Santa Marta”.
Viterbo – L’assalto alla Chiesa di Bergoglio parte dall’eremo della Palanzana