Viterbo – Romoli ha fatto la giunta, vicepresidenza al Pd e deleghe forti a Frontini. Fratelli d’Italia all’opposizione

Si prospetta un’alleanza arcobaleno per il presidente Alessandro Romoli, che perderebbe l’occasione di realizzare il “filotto” tra Europa, Regione e Provincia

VITERBO – Si prospetta un proseguo di governo targato Forza Italia – PD presso la sede della Provincia a Palazzo Gentili dove il presidente Alessandro Romoli, secondo più voci di corridoio, sarebbe ormai vicinissimo all’assegnazione delle deleghe con un forte rincalzo da parte dei frontiniani (Umberto Di Fusco e Maria Rita De Alexandris), nuovi alleati di governo.

I presupposti per tali accordi confermano inoltre quello che si prospettava da tempo, con una vicinanza della sindaca Chiara Frontini al presidente della Provincia sempre più forte. Non abbastanza, tuttavia, per ottenere per uno dei suoi eletti la carica di vicepresidente, che resterebbe saldamente nelle mani del Partito Democratico, in consiglio con 4 eletti (Lina Delle Monache, Maurizio Palozzi, Giulia De Santis e Pietro Nocchi). Non è un caso, forse, che alla prima seduta del nuovo consiglio provinciale lo stesso Pietro Nocchi si autodefinì vicepresidente. Sicuramente un lapsus, ma anche una sorta di “profezia” che difficilmente potrà essere smentita. Ai frontiniani, tuttavia, andrebbero deleghe importanti, tra cui quella della gestione delle strade della provincia.

Se queste previsioni dovessero confermarsi, Fratelli d’Italia alzerebbe ovviamente le barricate, forte dei suoi 4 uomini eletti (Luca Profili, Stefano Zacchini, Luca Giampieri e Nello Campana), ma anche dell’enorme mole di voti ricevuti alle recenti amministrative, che ha visto il partito dei meloniani consolidarsi nella Tuscia. Il pronostico vede quindi un’opposizione forte contro la nuova alleanza multicolore di FI-PD e frontiniani in Provincia, un’alleanza che non manca di mandare in tilt il centrodestra a livello territoriale, dove tra Fratelli d’Italia e Forza Italia sembrava invece finalmente tornata la pace.

Viene da chiedersi perché, a questo punto, Romoli non sia riuscito a valutare positivamente l’altra possibilità che avrebbe invece riunito il centrodestra anche a Palazzo Gentili. Assegnare la vicepresidenza ai meloniani, infatti, avrebbe realizzato per il territorio un’occasione più unica che rara, soprattutto ora, con l’approdo di Antonella Sberna (FdI) al Parlamento Europeo.

Un allineamento Europa-Governo-Regione-Provincia che solo tra 100 anni potrebbe ricapitare e che, se le voci venissero confermate, potrebbe sfumare. Una perdita che peserebbe molto per il territorio.