Infermieri, operatori sanitari e medici si alternano in corsie vuote ogni otto ore (il turno di notte arriva a 9)
MONTEFIASCONE – Una volta sul colle falisco c’era l’ospedale. Il nosocomio. Poi con l’avvento della sinistra al governo della regione Lazio hanno iniziato a smantellarlo. Un pezzetto alla volta. Reparto per reparto fino a chiudere anche il vitale pronto soccorso.
In questi ultimi tempi si è assistito a spostamenti e traslochi dettati da lavori in procinto di iniziare. Nel frattempo le squadre composte da due infermieri, due operatori sanitari e un medico si danno il cambio ogni otto ore per offrire assistenza, conforto e cure a letti vuoti e corsie deserte.
In compenso campeggiano ironici e beffardi cartelli con scritto che i visitatori devono entrare uno alla volta e dotati delle inutili mascherine FFP2.
L’edificio che una volta curava i montefiasconesi e gli abitanti del territorio è oggi un luogo deserto e trasformato in parcheggi gratuiti.
I lavori non iniziano e non si conoscono le reali finalità che quell’ospedale dovrà avere in futuro. Certo è, visto che non ci sono pazienti ricoverati, che il personale fosse trasferito in altri posti dove invece sarebbe più utile.
L’amministrazione ovviamente tace invece di alzare le barricate e pretendere la riapertura.