Viterbo – Sit-in in piazza per Satnam Singh e contro il caporalato

VITERBO –  Si svolgerà venerdì 28 giugno, dalle 18:00 alle 20:30, a Piazza della Repubblica (Viterbo) Il sit-in per per Satnam Singh, il bracciante lasciato morire a Latina dopo un incidente al braccio.

“La morte di Satnam Singh non è un semplice incidente sul lavoro, è un atto criminale perpetrato da un padrone che ha privilegiato il profitto aziendale alla tutela della vita umana del lavoratore. Una tragedia che si aggiunge a tante altre consumate negli ultimi anni nelle campagne, nei cantieri e nelle fabbriche. –  dichiarano dall’Arci -. La particolare crudeltà e l’orrore per la morte di Satnam non è un caso isolato ed è comunque in stretta connessione con le migliaia di casi di sfruttamento modulati in diverse modalità, ma sempre fuori dal rispetto delle norme sulla sicurezza e più in generale dei contratti collettivi di lavoro. Si passa dalla irregolarità contrattuale, allo sfruttamento estremo utilizzando tutte le forme possibili per risparmiare sulla pelle di chi lavora, fino al punto di metterne a rischio la stessa incolumità fisica.

Il precariato e lo sfruttamento lavorativo non riguardano più solo l’agricoltura, non sono più limitati al sud del paese, ma sono ormai diffusi in tutti gli ambiti lavorativi, senza particolari argini geografici.

Il Viterbese, anche se diverso dall’Agro Pontino, è un territorio con una forte vocazione agricola, composto da migliaia di aziende di diverse dimensioni, all’interno delle quali operano molti imprenditori capaci e onesti, ma dove sono stati registrati anche diversi casi di grave sfruttamento con processi ancora in corso.

Serve un impegno di tutti per garantire un’agricoltura che produca cibo sano con lavoro giusto”.

L’ invito a tutti a manifestare.

“Oggi manifestiamo per ricordare Satnam e tutti quelli come lui che volevano solo lavorare ed hanno perso la vita anche per la mancanza di tutele e controlli su aziende gestiti da persone disoneste”.

La manifestazione è promossa dalla Rete Antitratta Tuscia con l’adesione di: FLAI CGIL Viterbo, UIL UILA Viterbo, FAI CISL Viterbo, CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo, UIL Viterbo e Alto Lazio, CISL Viterbo, Cobas Viterbo, Arci Viterbo, AUCS Onlus, ANPI Provinciale Viterbo, Arcigay Viterbo, SPI CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo, Casa Dei Diritti Sociali, Non Una Di Meno Vt, Comitato non ce la Beviamo, Rete Studenti Medi Viterbo, Percorso, ISDE Medici Per l’Ambiente Viterbo, Casa delle Donne di Viterbo – PARVA, Slow Food Viterbo e Tuscia, Erinna, TusciaPride, AUSER Viterbo, AUSER Tuscia, Federazione PD Viterbo, Giovani Democratici Viterbo, Circolo PRC-Sinistra Europea, Alleanza Verdi e Sinistra Viterbo, Associazione Islamica Viterbo, Movimento Cinque Stelle Viterbo e Provincia, Aps Kyanos, Centro Antiviolenza Penelope, Schola Campesina APS, Associazione dei Produttori Biologici del Biodistretto della Via Amerina – AgroEcoAmerina