VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo da Andrea Micci, consigliere comunale Lega.
“A malincuore devo prendere atto di un’altra novità introdotta dal movimento del cambiamento, Viterbo 2020, ora maggioranza a Palazzo dei Priori. Con l’amministrazione Frontini le convenzioni con la Protezione Civile, che solitamente venivano firmate intorno al 10 giugno, sono ancora ferme al palo. Cosa che, invece, non ha fatto la Protezione Civile. A differenza della maggioranza e del sindaco, che non ha ancora proceduto alla firma delle convenzioni e all’erogazione dei fondi destinati alle associazioni, i volontari non sono restati con le mani in mano ad aspettare, ma sono già da tempo in campo per espletare le funzioni che competono loro e che si traducono, ogni anno, in un preziosissimo contributo nella campagna antincendi. E pensare che l’amministrazione Frontini ha pure dato una delega a uno dei suoi consiglieri comunali, Eros Marinetti, proprio riguardo alla Protezione Civile. Immaginavo che l’avesse fatto proprio per seguire più da vicino questo importante settore, riservandogli una puntuale attenzione e un pronto supporto in considerazione dell’attività preziosa che assicura alla cittadinanza nelle situazioni più critiche e delicate. Il fatto che oggi i volontari della Protezione Civile, però, stiano operando in completa solitudine, con le proprie risorse e la loro incommensurabile volontà, senza una convenzione e senza fondi da parte del Comune, mi lascia letteralmente esterrefatto e anche un po’ indignato. Mi spiace dirlo, ma è l’ennesima riprova di un’amministrazione che arriva in ritardo su tutto e che non sa che pesci prendere. Tutto ciò a quasi metà mandato, un tempo sufficiente per avere imparato a questo punto come funziona la macchina amministrativa, oltre il quale, più che di inesperienza, è forse il caso di iniziare a parlare di incapacità, nella migliore delle ipotesi, e di menefreghismo in quella peggiore. Qualche settimana fa avevo anche presentato un’interrogazione al sindaco sulla vicenda, ricevendo in cambio la rassicurazione che in pochi giorni si sarebbe proceduto con la firma delle convenzioni. Promessa puntualmente non mantenuta”.
Andrea Micci