Stop nei weekend per i cantieri legati all’installazione di impianti fotovoltaici che penalizzano il traffico turistico
MONTALTO – Buone notizie dalla provincia di Viterbo con il presidente Alessandro Romoli che fa sapere di aver raggiunto un accordo con Astral per la rimozione nei weekend dei cantieri che al momento si trovano tra Tuscania e Montalto creando gravi problemi al traffico, in primis quello turistico verso il litorale viterbese.
La Provincia di Viterbo continua a monitorare la complessa situazione lungo le strade tra Tuscania e Montalto di Castro, dove la fila interminabile di cantieri sequenziali per la realizzazione di impianti fotovoltaici comporta pesanti ripercussioni sulla viabilità. Il Presidente della Provincia Alessandro Romoli ha dunque sollecitato Astral S.p.A., che a sua volta ha accolto la richiesta di emanare una propria ordinanza per chiudere i cantieri almeno nel fine settimana quando la strada è percorsa da tanti utenti diretti al mare. L’ordinanza di Astral S.p.A., richiesta dalla Provincia, permetterà dunque la normale viabilità su due corsie il sabato e la domenica.
La Provincia di Viterbo ha assunto l’impegno di richiedere l’ordinanza ad Astral – competente sui cantieri in questione per conto della Regione Lazio – ieri mattina durante un tavolo tecnico che si è svolto a Montalto di Castro. All’incontro hanno partecipato tutte le istituzioni e gli enti coinvolti: oltre alla Provincia di Viterbo, rappresentata dal capo di gabinetto Manuel Alejandro Mechelli e dai responsabili del settore viabilità e ambiente, anche il Comune di Montalto di Castro e la Polizia Locale.
Tanti sono infatti gli utenti che in queste settimane hanno riscontrato pesanti disagi e criticità di sicurezza nel percorre le strade in questione dove si susseguono oltre 10 cantieri, autorizzati dalla Regione Lazio e realizzati da Astral, con semafori semoventi ad alternare il traffico su una sola corsia. Ecco perché già lo scorso 23 aprile il Presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, si è recato in località Quartuccio a Montalto di Castro per un sopralluogo insieme ad alcuni residenti della zona. A quel primo incontro hanno fatto seguito due tavoli tecnici presso la Sala Consiliare della Provincia di Viterbo ai quali hanno partecipato il Comune di Montalto di Castro e una delegazione di residenti.
In quelle occasioni è stata decisa una linea comune in merito ai problemi connessi alla viabilità. Lo stesso Presidente Romoli, a seguito del terzo tavolo tecnico di ieri, si è fatto portavoce delle necessità e delle giuste lamentele dei residenti della zona, inviando ad Astral S.p.A. una nota ufficiale per chiederle la rimozione dei cantieri almeno durante il fine settimana, quando il traffico sulle strade della zona aumenta per le limitrofe località marittime.
Astral S.p.A. ha risposto in maniera positiva alla richiesta del Presidente Romoli: la società provvederà dunque nei prossimi giorni ad emanare un’ordinanza interna per decretare la chiusura dei cantieri nei fine settimana estivi. Allo stesso tempo la Provincia di Viterbo lunedì procederà anch’essa a una propria ordinanza per decretare preventivamente l’interruzione dei cantieri il sabato e la domenica sulle strade provinciali SP 4 e SP 105, che a breve verranno interessate dagli stessi lavori.
Non solo. La situazione dei cantieri per la realizzazione di impianti fotovoltaici nell’area risulta particolarmente fastidiosa se si considera che oltre il 78 per cento dell’energia da fonti rinnovabili autorizzata a livello regionale viene già prodotta all’interno del territorio della Provincia di Viterbo.
“Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo con ancora più forza: è ora che le altre province del Lazio facciano la propria parte perché la produzione di energia rinnovabile non può ricadere interamente sulle spalle della Tuscia – commenta il Presidente Alessandro Romoli –. Ecco perché in settimana contatteremo nuovamente la Regione per chiederle che riconosca il viterbese come un territorio non più idoneo ad ospitare impianti fotovoltaici. Non tollereremo più né disagi alla circolazione né deturpazioni del nostro ambiente. Abbiamo già fatto molti ricorsi al Tar contro la Regione Lazio, la maggior parte dei quali vinti: non esiteremo ad andare avanti su questa linea per difendere il nostro territorio. È ora che da Roma inizino ad ascoltare la voce della Tuscia”.