Leonardo Bonucci, una storia infinita in Bianconero tra glorie e amarezze

Leonardo Bonucci, all’età di 37 anni, riflette sulla sua lunga e travagliata storia con la Juventus. Nonostante il suo recente ritiro dal calcio sia stato segnato da tensioni e polemiche, l’ex difensore immagina ancora un futuro legato ai colori bianconeri.

Durante la sua carriera, Bonucci ha collezionato nove scudetti, cinque Supercoppe e un Europeo con la nazionale italiana. In un’intervista al podcast Passa dal BSMT, ha condiviso il dolore e la delusione per come è avvenuto il suo addio alla Juventus.

Il mio sogno era chiudere con la maglia della Juve,” ha dichiarato Bonucci, “ma dopo più di 500 partite non ho avuto neanche il saluto che mi meritavo e merito per tutto quello che ho dato.

L’ex capitano ha sottolineato come si sia sentito trattato ingiustamente rispetto ad altri giocatori che hanno ricevuto riconoscimenti nonostante abbiano fatto meno per il club.

Io, invece, mi sono sentito come se stessi scappando. Avevo rabbia dentro di me perché avevo comunque vissuto il mobbing, era rabbia verso chi aveva preso quella decisione di mettermi fuori rosa e non verso la Juventus perché per me è sempre stata tutto.

Bonucci ha raccontato di aver deciso di lasciare il club per non rappresentare un problema nello spogliatoio. “Al presidente avevo detto ‘devo andare via da qui perché per tutto quello che è successo, qua non posso stare’. Per come sono fatto sarei stato deleterio per lo spogliatoio. E mi ha venduto poco rispetto al valore del calciatore di quel momento. Io me ne sono dovuto andare quasi scappando perché qualcuno aveva deciso che doveva andare così. È stata una manifestazione di un singolo che non meritavo. Mi sembra quasi uno scherzo, dopo cinquecento partite ricevere il benservito così.

Nonostante l’amarezza, Bonucci spera che il suo percorso con la Juventus non sia terminato.

Forse il mio percorso alla Juve non è terminato. Quando penso di voler fare l’allenatore penso a quella panchina lì. Il sogno? Sì, di arrivare a sedermi su una panchina importante come la Juve. Mi piace pensare che questa storia non sia finita.

Bonucci ha anche rivelato dettagli su un episodio specifico che ha segnato il suo rapporto con l’allenatore Massimiliano Allegri. “La discussione era nata perché io dicevo dal campo di sostituire Claudio Marchisio che era rientrato dall’infortunio al ginocchio e andava tolto in previsione dell’ottavo di Champions. Per noi Claudio era un giocatore fondamentale e quindi urlavo dal campo di cambiarlo anche se lui non voleva uscire. E Allegri cambiò Rincon con Sturaro. A quel punto io urlai: ‘ma devi cambiare Claudio perché non ce la fa più, è morto’. Non so se Allegri ha capito qualcosa di diverso, ci furono urla pesanti in campo e poi tutto si trasferì nello spogliatoio.

Quando Cristiano Giuntoli comunicò a Bonucci che era fuori rosa, la notizia sembrava quasi uno scherzo per il difensore.

Giuntoli era appena arrivato e non aveva possibilità di fare diversamente. Mi disse ‘guarda sei fuori rosa’. All’inizio mi sembrava quasi uno scherzo, dopo più di 500 partite ricevere il benservito in questa maniera. Invece era tutto reale.

Bonucci ha spiegato che, paradossalmente, era costretto ad allenarsi separatamente dal resto della squadra. “Sono tornato il 17 di luglio ad allenarmi e mi allenavo alle sette di sera quando la squadra si allenava o al mattino presto o addirittura al pomeriggio non si allenava. Ero insieme ad altri ragazzi che erano nella mia stessa situazione, che magari erano stati in prestito da qualche parte o rientravano da un infortunio.

Riflettendo su quanto accaduto, Bonucci ha affermato: “Non so ancora oggi darmi una spiegazione. O meglio, la spiegazione la so. È stato un gioco di potere. Prima che Giuntoli mi comunicasse la decisione, io l’avevo già annusata. Cominciavano ad uscire degli articoli che un po’ lanciavano il segnale e infatti quando ricevetti la chiamata da Manna che mi avvisava che sarebbero venuti a casa per parlarmi, parlando con mia moglie le dissi ‘Guarda, vengono perché sta succedendo qualcosa che non ci aspettavamo’. Quindi ero preparato, ma non sei mai preparato a certe cose che ti vengono dette. Soprattutto quando fai tutta una carriera improntata sulla Juventus.

Nonostante tutto, Bonucci mantiene viva la speranza di tornare in qualche modo a far parte del mondo Juventus, forse come allenatore. Il suo desiderio è quello di sedersi sulla panchina bianconera e continuare una storia che, secondo lui, non è ancora finita.