I meloniani di Viterbo rispondono alle pesanti e fuori luogo accuse lanciate dal presidente Alessandro Romoli (FI)
VITERBO – Fratelli d’Italia Viterbo risponde ai durissimi attacchi di Alessandro Romoli, presidente della Provincia di Viterbo, lanciati nel corso della conferenza stampa indetta per fare luce sulle tantissime ombre che riguardano i concorsi banditi dall’ente Palazzo Gentili.
“Incomprensibili e fuori luogo gli attacchi del presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli contro Fratelli d’Italia, lanciati nel corso della conferenza stampa indetta in merito alla vicenda dei concorsi banditi dall’ente di Via Saffi. Forse al presidente sfugge che a portare il caso all’attenzione dell’opinione pubblica definendolo ‘una nuova parentopoli’, è stato un diffuso quotidiano nazionale che non può certo essere accusato di vicinanza a Fratelli d’Italia, semmai a qualche partito alleato dello stesso Romoli. FdI, che ricordiamo per scelta politica e soprattutto per coerenza ha deciso di stare all’opposizione della Giunta provinciale, ha svolto legittimamente il proprio ruolo, chiedendo chiarimenti in ordine alle notizie pubblicate sulla stampa nazionale. Intendiamo mettere in atto tutti gli strumenti utili a fare luce su questa vicenda, come del resto abbiamo fatto in occasione dello scandalo legato al concorso di Allumiere, pretendendo in quel caso, come in questo, la massima trasparenza. Al presidente Romoli dà evidentemente fastidio che qualcuno possa mettere in discussione il suo operato come confermato dal nervosismo di queste ore. Se è così si rassegni, perché intendiamo svolgere il nostro ruolo di opposizione con determinazione, senza pregiudizi ideologici ma allo stesso tempo senza sconti per nessuno. Invece di attaccare con veemenza chi chiede chiarezza in relazione a questa vicenda che ha esposto Viterbo ad una pubblicità negativa di cui non si sentiva certo la necessità, Romoli farebbe molto meglio ad interrogarsi su modalità, tempistiche e curiose coincidenze che hanno riguardato la nuova concorsopoli viterbese. Al presidente sfugge che, fra tutte le ombre fin qui emerse dagli organi di stampa, forse la più grave riguarda proprio il fatto che le persone coinvolte sono legate a vario titolo ai soggetti aventi diritto a partecipare alle elezioni di secondo livello, che permettono l’elezione del Consiglio provinciale e dello stesso vertice dell’Ente”.
Ecco quanto espresso dal gruppo Fratelli d’Italia Viterbo.