Ater Provincia di Roma, follia del commissario Zaccariello, caccia il direttore generale e lascia senza stipendio i dipendenti

Al posto di Remo Pisani arriva da Latina Paolo Ciampi, a giorni la sentenza del Tar Lazio e ancora aperto il contenzioso con Luigi Bussi che potrebbe significare un danno erariale monstre

ROMA – In questi giorni di caldo torrido sta accadendo di tutto. Evidentemente un colpo di calore deve aver colpito il commissario straordinario di Ater Provincia di Roma, Giuseppe Zaccariello (area Dem ma per qualche strano accordo difeso e sponsorizzato dalla leghista Laura Cartaginese) che ieri ha licenziato in tronco il direttore generale Remo Pisani e messo Paolo Ciampi da Latina al suo posto.

Solo un colpo di calore può giustificare questa mossa totalmente illogica visto che adesso nessuno potrà firmare in banca le distinte di pagamento degli stipendi dei dipendenti dell’Ater Provincia di Roma che rimarranno a secco (tanto per rimanere in tema colpi di sole) senza un euro almeno per i prossimi dieci giorni.

Come non bastasse occorre ricordare che proprio sulla posizione di Remo Pisani è pendente un giudizio da parte del Tar Lazio che, dovesse dargli ragione, costringerebbe il commissario zingarettiano a richiamarlo pagando, di tasca sua, il danno erariale procurato.

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A proposito di ricorsi ce n’è un altro ancora pendente e riguarda l’ex direttore generale Luigi Bussi prima mandato a Civitavecchia e poi trasferito ad altro comando. Anche in questo caso il rischio di dover pagare fior di migliaia di euro è altissimo. Ma Zaccariello, in veste “me ne frego” ha provveduto a cacciare il direttore generale.

Perché lo ha fatto?

Un provvedimento magari legato allo spostamento d’ufficio e alla conseguente causa civile persa (mobbing e stalking) dalla dipendente Roberta Battista a lui tanto, ma tanto cara?

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Oppure c’è dell’altro che ha spinto il commissario Zaccariello a rischiare un danno erariale senza precedenti nella storia dell’Ater Provincia di Roma?

Tra qualche giorno lo scopriremo perché ieri qualcuno ha esclamato “meglio un danno erariale che un Pisano/i all’uscio”.