Viterbo – 341 milioni per la Sanità della Tuscia, Belcolle e gli altri ospedali saranno “fiore all’occhiello”

VITERBO – Nuovi parcheggi, potenziamento di ogni reparto, realizzazione di nuovi pronto soccorso, centinaia di assunzioni e totale ammodernamento di ogni ospedale. È questa la ricetta presentata presso la Cittadella della Salute dal commissario straordinario della Asl Egisto Bianconi, un progetto che si svilupperà su tre anni e che punterà a rendere la Sanità della Tuscia un fiore all’occhiello.

I cambiamenti più evidenti, possibili grazie ai fondi a pioggia destinati dalla Regione alla totale riqualificazione delle strutture sanitarie del Viterbese, sono ovviamente quelli che vedra Belcolle, futuro ospedale Santa Rosa.

Accanto a Bianconi, anche il consigliere regionale Daniele Sabatini (Fratelli d’Italia) in rappresentanza del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

“Una sanità moderna approda finalmente nella provincia di Viterbo – ha dichiarato – Un segnale forte per tutti i cittadini e per gli amministratori locali. Le 9699 unità di assunzioni in tutto il Lazio, frutto dell’impegno dell’amministrazione Rocca – sono il più grande traguardo degli ultimi 25 anni e dell’epoca contemporanea. Questo significa credere in una sanità che si modernizza e che migliora nella qualità. Con oltre 1000 stabilizzazioni, circa 150 per la Asl di Viterbo, diamo una risposta concreta ai professionisti che hanno sempre messo cuore e anima nel loro lavoro.
Vogliamo attrarre professionisti, primari, medici e le migliori professionalità nella nostra provincia. Tutto quello che è stato presentato oggi non è fantascienza, ma la realtà che da qui a pochi mesi caratterizzerà la Tuscia, definendone il futuro”.

Insieme a Sabatini, anche il consigliere Giulio Zelli (FdI). “Siamo consapevoli dell’importante gap che abbiamo ereditato e stiamo lavorando per colmarlo per rendere ai cittadini servizi migliori e più efficienti – ha dichiarato – Sarà una grande sfida con importanti investimenti e un impegno di primissimo livello”.

Nello specifico, il piano prevede la messa a terra di oltre 341 milioni di euro di investimenti (con interventi già conclusi per oltre 30milioni di euro), di cui oltre 305 milioni di lavori, 24,5 per le nuove tecnologie e 11 milioni di euro per l’Itc (Tecnologia dell’informazione e della comunicazione).

Fondi, dunque considerevoli, a cui va aggiunto l’altrettanto importante piano di consolidamento in termini di risorse umane, da portare a termine entro il 2025, che l’azienda sanitaria della Tuscia sta già realizzando a seguito delle 707 assunzioni autorizzate dalle Regione Lazio, di cui circa 248 sono le unità di personale medico e 459 le unità di personale tecnico e del comparto.

“Quello che presentiamo oggi – ha aggiunto il commissario straordinario, Egisto Bianconi è un vero e proprio reset delle strutture ospedaliere della Tuscia, che va di pari passo con gli investimenti in corso che riguardano il territorio e la creazione delle case e degli ospedali di comunità, finanziati con fondi Pnrr, NexGenerationEU. Uno sforzo considerevole che si pone l’obiettivo ambizioso di riorganizzare complessivamente l’assistenza sanitaria, per rispondere a una moltitudine di bisogni di salute, molti nuovi o in evoluzione, diversificando l’offerta attraverso la creazione di una rete di strutture dislocate sul territorio, ognuna pensata per rispondere a specifiche esigenze in un sistema tarato sulla valutazione delle differenti complessità clinico assistenziali e sulla garanzia della sicurezza delle cure e della prossimità dei servizi”.

L’immenso progetto è mirato all’architettura e all’ingegneria, in particolare degli ospedali della Tuscia, secondo un modello organizzativo orientato alla gestione per processi che rispondano ai diversi livelli di necessità assistenziale, con azioni e scelte che andranno a influire direttamente sulla qualità della cura al paziente e sull’operatività delle équipe mediche e infermieristiche. L’ambito strutturale, infatti, ha un’influenza determinante sulla funzione, in particolare quella ospedaliera, in quanto condiziona significativamente i processi clinico assistenziali e, di conseguenza, l’impiego delle risorse sanitarie e la loro efficienza operativa”.

Come sottolineato dal commissario straordinario, “ottimizzare il layout degli ambienti ospedalieri significa anche aumentare l’attrattività della struttura, sia per gli operatori che per gli utenti, ed eliminare i fattori di stress ambientali che possono influenzare negativamente la guarigione”.

Tutta la rete ospedaliera, dunque, a partire dall’ospedale di Belcolle, risponderà a criteri di efficienza e sari dotata sistemi di accoglienza e orientamento, riconoscibili e sostenibili, con la finalità di garantire ai cittadini assistiti una efficace gestione degli accessi: presupposto, questo, irrinunciabile per una organizzazione vitale, efficiente e sicura dei servizi.

Belcolle, presto rinominato Ospedale Santa Rosa, e ogni ospedale del Viterbese, sarà dotato di un unico ingresso principale da cui si potrà accedere alle diverse aree: della diagnostica, delle degenze e ambulatoriali (queste ultime sempre collocate ai primi piani delle strutture, al fine di limitare gli accessi nelle altre zone). Presso gli ambulatori saranno disponibili totem multifunzione che consentiranno il disbrigo di alcune prassi amministrative sistemi elettronici a chiamata, organizzati nel rispetto della privacy.

“Le strutture, principalmente quelle ospedaliere – ha concluso Egisto Bianconi- offriranno un’immagine più decorosa anche esternamente, liberando l’ingresso dalla presenza delle autovetture e creando zone verdi di sollievo, prevedendo inoltre la riorganizzazione dei parcheggi con un aumento di posti auto, e rivedendo, se necessario, i sistemi della viabilità. L’ospedale, cosi come stiamo concependo, dovrà essere in grado di adattarsi continuamente, come parte integrante un sistema più vasto rappresentato dall’intera rete dell’assistenza sanitaria locale”.

Anche sulle tempistiche, sembrano esserci ottime notizie. I tempi di realizzazione di tutti gli interventi, compresi quelli di Belcolle, sono in parte già in cantiere e altri inizieranno già dal 4 agosto. Entro pochi mesi, già nel 2025, si potrà assistere a una riqualificazione importante di ogni asset, anche se non mancheranno delle difficoltà che si riverseranno inevitabilmente sulla popolazione.

Per limitare queste problematiche, come sottolineato più volte in conferenza dal commissario Bianconi, tutte le tempistiche e le informazioni circa i lavori in essere saranno riportati pubblicamente sui siti Asl “per mantenere una trasparenza massima verso i cittadini e per limitare i disagi che andremo, temporaneamente, a creare”.