L’enorme investimento da parte della Regione Lazio, pari a oltre 154 milioni di euro, trasformerà radicalmente l’ospedale di Belcolle e la sanità del capoluogo
VITERBO – La Regione Lazio, guidata dall’amministrazione Rocca, ha rinnovato ancora una volta il suo particolare interesse nel recupero generale della Provincia di Viterbo, da tempo carente nel campo dei servizi e delle infrastrutture se paragonata con il resto del Centro Italia. Nello specifico il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi e il consigliere regionale Daniele Sabatini (Fratelli d’Italia) hanno presentato il grande piano di investimenti per la Sanità della Tuscia dedicato al trienni 2024-2026. 341 milioni di euro che andranno a migliorare la qualità dei servizi e delle strutture dei nosocomi, in primis l’ospedale di Belcolle, futuro ospedale Santa Rosa (LEGGI TUTTO).
Dei suddetti 341 milioni, oltre 154 sono destinati alla Sanità specifica del capoluogo. Un investimento che – come evidenziato dal commissario Bianconi – vuole colmare un pesante gap ereditato dagli anni passi. “Quello che ci siamo trovati era una realtà che necessitava un profondo e necessario ammodernamento – ha sottolineato il dirigente ASL – anche per questo sono state previste 707 assunzioni per il personale della Asl Viterbo e provincia. Un potenziamento che permetterà di rafforzare i servizi territoriali, erogandoli più vicino alle persone”.
Entrando nello specifico, Bianconi ha ricordato che “L’ospedale di Belcolle è molto indietro rispetto alla media della Regione Lazio. Dobbiamo recuperare questo terreno”.
Per farlo, sono previsti nuovi lavori oltre ai già iniziati cantieri per il completamento dell’ultimo blocco del nosocomio.
Tra le novità più importanti è stato evidenziato:
- il progetto di realizzazione di un parcheggio multipiano “ideato per sfruttare al massimo il terreno già a disposizione”;
- la realizzazione di un’area verde e un miglioramento della zona di accoglienza;
- il potenziamento degli ascensori e riqualificazione di tutti i percorsi interni ed esterni;
- la riprogettazione di quasi tutti i reparti e il potenziamento di tutte le tecnologie a disposizione;
- il completamento dell’area dedicata ad eventuali infezioni pandemiche (per rispondere ad emergenze come quella passata legata al COVID);
- l’assunzione di nuovo personale;
- la realizzazione di un percorso esterno, coperto, di tutti i padiglioni (atto a semplificare l’accesso alle singole zone e diminuire il “traffico” pedonale);
- il completamento del nuovo pronto soccorso.
Particolare attenzione sembra che sarà inoltre rivolta alle stanze di degenza, molte delle quali ancora senza bagni privati. Un servizio
Progetti di massima importanza, come sottolineato da Bianconi, molti dei quali sono già in sviluppo e altri invece partiranno già a inizio agosto con la consegna di altri cantieri.
“Tutti questi lavori avranno una tempistica serrata che sarà resa pubblica sui siti della Asl – ha continuato il commissario – Vogliamo la massima trasparenza poiché si tratta di una trasformazione che comporterà ovvi ma temporanei disagi per raggiungere un obiettivo grandissimo”. Per la maggior parte di queste opere, come è stato poi sottolineato, è previsto il termine dei lavori già nel 2025. Entro questa data, il miglioramento di tutti i servizi e delle tecnologie permetterà un abbattimento delle file per i controlli e un balzo in avanti della Sanità viterbese.
“Con questi investimenti – ha poi assicurato Daniele Sabatini – una sanità moderna approda finalmente nella provincia di Viterbo. Un segnale forte per tutti i cittadini e per gli amministratori locali. Questo significa credere in una Sanità che si modernizza e migliora nella qualità. Con oltre 1000 stabilizzazioni nel Lazio, circa 150 per la sola Asl di Viterbo, diamo una risposta concreta ai professionisti che hanno sempre messo cuore e anima nel loro lavoro”.
Tra i grandi obiettivi del grande investimento, infine, vi è quello di attrarre professionalità “di rilievo”. “Vogliamo attrarre professionisti, primari, medici e le migliori professionalità nella nostra provincia – ha concluso Sabatini – Tutto quello che è stato presentato oggi non è fantascienza, ma la realtà che da qui a pochi mesi caratterizzerà la Tuscia, definendone il futuro”.