VITERBO – In autunno, prenderà il via il processo contro Iliyanov Krasimir Tsvetkov, il giovane bulgaro di 22 anni accusato dell’omicidio volontario del suo compagno di cella, Alessandro Salvaggio.
Il giudice per le indagini preliminari, Rita Cialoni, ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dal pubblico ministero Massimiliano Siddi a metà giugno, fissando la prima udienza per ottobre. Il dibattimento si svolgerà davanti alla Corte d’assise del tribunale di Viterbo.
Il Delitto
L’omicidio è avvenuto la sera del 19 dicembre 2023. Iliyanov Krasimir Tsvetkov, al culmine di una lite, avrebbe strangolato il 49enne siciliano Alessandro Salvaggio, originario di Mazzarino (Caltanissetta) e residente a Barrafranca (Enna). Salvaggio, che aveva precedenti per spaccio di droga, stava scontando una condanna a poco più di due anni nel penitenziario viterbese. Nonostante i tentativi di soccorso, la vittima è deceduta per asfissia. Sullo sfondo del delitto, pare esserci un debito non saldato, una piccola somma di denaro che non era stata restituita.
Le Indagini
A seguito della tragedia, è stata disposta un’autopsia sulla salma di Salvaggio. I familiari della vittima, rappresentati dall’avvocato Giacomo Pillitteri del foro di Enna, hanno nominato come consulente il medico legale Cataldo Raffino di Catania e hanno denunciato i vertici del carcere.
Prossimi Passi
Il processo che inizierà in ottobre si preannuncia complesso e delicato, con la Corte d’assise chiamata a fare luce sulle dinamiche dell’omicidio e a stabilire le responsabilità di Iliyanov Krasimir Tsvetkov. La comunità attende con attenzione gli sviluppi, sperando che venga fatta giustizia per la tragica morte di Alessandro Salvaggio.