Si tratta di viterbesi, sudamericani e qualche nordafricano, tutti consapevoli di poterla fare franca per ogni loro “bravata”
VITERBO – Non si parla solo di degrado e spaccio di droga nel centro storico della Città dei Papi, c’è anche un altro fenomeno – particolarmente triste – che quasi ogni notte crea numerosi problemi ai residenti.
Si tratta di vere e proprie “scorribande” di giovanissimi (in gran parte viterbesi e sudamericani) che ogni notte disturbano la quiete con atti di vandalismo veri e propri rovesciando la spazzatura che i residenti hanno lasciato fuori casa, imbrattando i muri con bombolette spray, fumando droga e bevendo tantissimi alcolici.
Il tutto, come spiegano alcuni abitanti delle zone limitrofe al Sacrario – la zona più “calda” e allo stesso tempo più centrale di Viterbo – avviene quotidianamente tra le 22.00 e le 3.00 del mattino.
“Sono vere scorribande di giovanissime e giovanissimi, in gran parte italiani, con l’aggiunta di elementi sudamericani e nordafricani, a tormentare i residenti – spiega un residente – tutti visibilmente alterati da alcool e canne, le cui cicche invadono le fughe tra i sampietrini, muniti di stereo assordante, minacciano e insultano pesantemente chiunque chieda di abbassare le voci e il volume, data l’ora tarda. Per tutta risposta compiono atti vandalici, seminando la spazzatura all’ingresso dei portoni delle abitazioni o scrivendo oscenità sulle pareti”.
Il dramma, come specificano e confermano altre persone che ancora abitano il centro storico, è che “Si sentono assolutamente liberi di delinquere e di sporcare ogni angolo, certi di rimanere impuniti”.
Più volte, infatti, gli abitanti avrebbero allertato le forze dell’ordine, ma trattandosi di minorenni – almeno nella stragrande maggioranza dei casi – la pena non è mai arrivata. Un problema che continua ad amplificarsi di mese in mese e che, molto spesso, si manifesta anche di giorno con le risse che in queste ultime settimane si sono susseguite proprio al Sacrario, dove questi giovanissimi, hanno più volte dimostrato come il rispetto delle regole e della vita dei residenti di Viterbo non sia di loro importanza.