Assessore Floris: «Lastroni in peperino scelta ottimale e “originale”»
VITERBO – Lavori momentaneamente sospesi a piazza del Plebiscito.
“Per permettere il Trasporto della Macchina di Santa Rosa senza intralci, riprenderanno subito dopo la festa“- dichiara una nota del Comune.
Dopo che lo scorso anno erano stati realizzati i lavori nell’altra parte della piazza, quella antistante la chiesa di Sant’Angelo in Spatha e parte di via Roma, dove sono stati posizionati nuovi porfidi (che qui rimarranno n.d.r), il recente intervento ha interessato un’ampia porzione di piazza del Plebiscito.
“Le due pavimentazioni ricalcano l’assetto storico della piazza. Quando ripartiranno i lavori saranno sostituiti anche i giunti provvisori da cantiere, necessari alla messa in sicurezza delle connessioni tra le due pavimentazioni, la vecchia e la nuova. Verosimilmente entro i primi giorni di dicembre sarà completato l’intervento di riqualificazione di uno dei luoghi simbolo di Viterbo“. Concludono dal Comune.
Soddisfatto l’assessore ai lavori pubblici Stefano Floris: “Il lavori di riqualificazione sono stati fatti dopo l’ok della soprintendenza. I lastroni che abbiamo scelto sono quelli che si usavano per lastricare la maggior parte delle vie del centro storico cittadino, dal Rinascimento fino al primi del ‘900 (vedi foto sotto). Gli elementi lapidei in peperino, sono per tipologia e per dimensioni del tutto simili a quelli utilizzati nella maggior parte delle vie del centro cittadino in quegli anni“.
Un progetto che proviene dalla precedente giunta, con Arena sindaco.
“La giunta Arena avanzò un progetto preliminare che prevedeva lo smantellamento totale degli elementi in porfido, quelli che chiamiamo erroneamente “sampietrini” (ma che in realtà nulla hanno a che vedere con il sampietrino romano) con riposizionamento in loco dello stesso materiale”.
Il cambio di rotta.
“Questa tipologia di porfido, molto diffusa in città, è per sua natura, molto suscettibile alle sollecitazioni dovute al traffico veicolare ed ai sovraccarichi, che sono causa frequente del distacco e dello sfaldamento del materiale, come si può notare osservando la porzione di piazza dove non siamo ancora intervenuti, e dove sono visibile le numerose lacune createsi nel tempo a causa dei frequenti distacchi. Da qui la scelta di un materiale “originale” e molto più duraturo”.
Dello stesso avviso la sindaca Frontini: “Abbiamo riportato la piazza principale della città al suo aspetto originale per valorizzarne l’identità. Presto sarà restituita in tutta la sua bellezza a viterbesi e turisti”. Non resterà che attendere “dopo Santa Rosa”.