Si tratta del “Ciuffo e Rosa d’Oro, Ciuffo e Rosa D’Argento”, un’idea messa in campo per premiare il “ritorno alle proprie radici”
VITERBO – “Ciuffo e Rosa d’Oro, Ciuffo e Rosa D’Argento” è l’idea presentata dall’amministrazione comunale per premiare chi, dall’estero o da fuori Viterbo, tornerà il 3 settembre per assistere al Trasporto della Macchina di Santa Rosa.
Per riceverlo ci saranno ovviamente dei requisiti, tra qui un criterio temporale e avrà, quindi, precedenza chi sarà stato lontano da più anni. L’iniziativa è stata presentata dal presidente del consiglio Marco Ciorba, subito accolta dal sindaco Chiara Frontini e dal Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa.
Un’idea che nasce ispirandosi a quello che succede a Nola e a Sassari, dove esiste già un premio simile per quanto riguarda il loro Trasporto.
“Auspichiamo che anche questo premio diventi una nuova tradizione, entrando a far parte dei festeggiamenti che ruotano intorno alla liturgia del 3 settembre”, ha dichiarato Chiara Frontini.
Il premio, tuttavia, non sarà ovviamente una somma di denaro, bensì una riproduzione artistica della Macchina di Santa Rosa realizzata da Raffaele Ascenzi e sponsorizzata dalla ditta Fiorillo.
“Abbiamo pensato a questo premio come un riconoscimento che punta a sottolineare il legame con le proprie radici e tradizioni di quei tanti viterbesi che non risiedono più in città – ha spiegato Ciorba – ma a chilometri di distanza e tornano per ricongiungersi con familiari e amici”.