TUSCANIA – “Il finanziamento di oltre un milione e 100mila euro, concesso all’Ater di Viterbo dall’Assessorato regionale all’Urbanistica e alla Casa, rappresenta un passaggio fondamentale, sul percorso intrapreso dall’Azienda, che ha come obiettivo una totale riqualificazione del complesso ex Gescal di Tuscania, attraverso interventi strutturati di recupero e ripristino dei fabbricati esistenti. Questa è stata una delle priorità che mi sono imposto, appena arrivato all’Ater, e i fondi regionali ci consentiranno di effettuare il primo passo, che circoscrive l’azione agli interventi più urgenti, quali la manutenzione straordinaria delle coperture piane e delle terrazze e le riparazioni superficiali del calcestruzzo ammalorato”.
E’ quanto dichiara Diego Bacchiocchi, presidente dell’Ater di Viterbo, secondo il quale “già dal primo sopralluogo a Tuscania, più di un anno fa, ho compreso che non c’era tempo da perdere e che avremmo dovuto effettuare un lavoro straordinario, per restituire dignità a tutto il complesso immobiliare dell’ex Gescal, migliorando la qualità della vita dei nostri inquilini. Così, abbiamo elaborato un progetto iniziale, che riguardasse solo le emergenze, come le infiltrazioni provenienti dai tetti e dalle terrazze, e per questo abbiamo ottenuto un primo stanziamento. Attualmente, però, stiamo mettendo a punto la progettazione di tutti i blocchi immobiliari presenti, perché dobbiamo essere pronti a intercettare altri finanziamenti, appena se ne presenterà l’occasione. Insomma, siamo fiduciosi di poter partire presto con opere più importanti, per arrivare a centrare l’obiettivo finale, che è appunto riqualificare tutta quella zona di Tuscania”.
“Siamo certi – sottolinea l’avvocato Fabrizio Urbani, direttore generale dell’Ater di Viterbo – che la collaborazione con la Regione Lazio e, in particolare, con gli assessori alla Casa, Ciacciarelli, e al Bilancio, Righini, che vogliamo ringraziare per la loro disponibilità, proseguirà in modo proficuo e che all’Ater di Viterbo sarà dato tutto il sostegno necessario, per poter venire a capo di una situazione complicata come quella del complesso ex Gescal di Tuscania”.