TARQUINIA – La città torna a fare i conti con il tema caldo della Zona a Traffico Limitato (ZTL), una questione che ha segnato la campagna elettorale del sindaco Francesco Sposetti.
Dopo aver duramente criticato la ZTL imposta dall’ex sindaco Alessandro Giulivi, Sposetti sembrava deciso a mantenere le promesse elettorali di riaprire il traffico cittadino. Tuttavia, a distanza di pochi mesi dall’insediamento, il sindaco ha fatto una clamorosa retromarcia, ripristinando la chiusura al traffico serale in una delle aree più frequentate di Tarquinia, l’Alberata Dante Alighieri.
Una campagna elettorale e di odio contro la ZTL
Durante la campagna elettorale, Sposetti si era fatto portavoce del malcontento di molti cittadini e commercianti, schierandosi apertamente contro la ZTL voluta dal suo predecessore. La promessa era chiara: riaprire le strade al traffico per facilitare l’accesso al centro storico e rivitalizzare il commercio locale. In seguito alla sua elezione, il nuovo sindaco aveva subito proceduto a modificare gli orari della ZTL, dando l’impressione di voler mantenere fede alle promesse fatte.
Il clamoroso cambio di rotta, torna la ZTL serale fino al 30 settembre
Con un’ordinanza dirigenziale datata 8 agosto, il sindaco Sposetti ha però sorpreso tutti, disponendo la chiusura al traffico e il divieto di sosta lungo l’Alberata Dante Alighieri, dalle 20 alle 4, sino al 30 settembre. La decisione, motivata dalla necessità di garantire una maggiore sicurezza e vivibilità durante le ore serali, soprattutto in estate quando turisti e cittadini si riversano nelle strade, rappresenta un netto cambio di rotta rispetto agli impegni elettorali.
La reazione dei cittadini: “Aveva ragione l’ex sindaco”
La decisione del sindaco ha suscitato non poche polemiche tra i cittadini, molti dei quali si sentono traditi da questo improvviso voltafaccia. Le critiche non si sono fatte attendere, con diversi residenti e commercianti che hanno espresso il loro disappunto, sottolineando come, alla fine, l’ex sindaco Giulivi potrebbe aver avuto ragione nell’imporre la ZTL. La chiusura totale al traffico, che Sposetti aveva inizialmente condannato, sembra ora essere stata rivalutata come necessaria per la tutela dell’ordine pubblico e della vivibilità cittadina.
Polemiche sulle modalità: “Nessuna concertazione”
Oltre al merito del provvedimento, ciò che ha maggiormente infastidito alcune attività commerciali presenti lungo l’Alberata è stata la modalità con cui è stata presa la decisione. Alcuni commercianti hanno lamentato la mancanza di concertazione e comunicazione da parte dell’amministrazione. “Sulla chiusura, come su tutto, se ne può parlare,” afferma un commerciante, “ma scoprire tutto dai divieti senza essere stati consultati ci sembra una storia già vista”.
La gestione della ZTL e la viabilità del centro storico di Tarquinia sembrano destinate a rimanere un tema controverso, con l’amministrazione comunale che continua a oscillare tra aperture e chiusure, senza una linea chiara e condivisa. L’ordinanza del 8 agosto rappresenta solo l’ultimo capitolo di una saga che sta generando confusione e malcontento tra i cittadini, alimentando il dibattito su quale sia la migliore soluzione per conciliare le esigenze di sicurezza, vivibilità e sviluppo economico.
La politica delle giravolte della giunta dell’ombrellone
Il passo indietro del sindaco Sposetti sulla ZTL rappresenta un esempio di come la politica possa spesso tradire le aspettative elettorali. I cittadini si aspettano chiarezza e coerenza dalle loro amministrazioni, ma la gestione della viabilità a Tarquinia mostra come queste qualità siano ancora difficili da trovare. Le polemiche non mancano, e il futuro della ZTL in città resta incerto, con il rischio che ogni nuova decisione possa alimentare ulteriormente il malcontento.
Del resto non ci si può aspettare qualcosa di nuovo o di saggio da chi trascorre più tempo sotto l’ombrellone del Tibidabo che nel suo ufficio.