Gli appezzamenti colpiti tra Ronciglione e Capranica appartengono a quattro famiglie diverse
CAPRANICA – Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, ignoti si sono introdotti nottetempo nelle coltivazioni di proprietà di quattro famiglie capranichesi molto conosciute, legate in almeno due casi ad esponenti dell’amministrazione comunale. Gli intrusi hanno tagliato circa sette/ottocento piante di castagno e nocciolo, infliggendo un danno di notevoli proporzioni e creando un’atmosfera di crescente preoccupazione nella comunità locale.
Le prime informazioni emerse, confermate sia da diversi cittadini sia dal Corriere di Viterbo, indicano che gli autori dell’atto (o l’autore) hanno operato con estrema cautela per non destare sospetti. Hanno scelto di agire nelle aree periferiche dei terreni, luoghi poco frequentati e visitati principalmente durante la lavorazione agricola o la raccolta, tanto che i proprietari si sono accorti del danneggiamento solo dopo diversi giorni.
Il paese è scosso e si fanno largo ipotesi inquietanti. Sebbene non vi siano ancora conferme ufficiali, il sospetto più diffuso è che possa trattarsi di un atto intimidatorio, forse una ritorsione per un presunto torto subito da chi ha deciso di compiere un’azione così drastica.
Altri propendono per l’ipotesi ancora più bizzarra di ambientalisti stufi della distruzione del territorio.
L’episodio ha suscitato grande preoccupazione non solo per l’entità del danno economico subito dalle famiglie coinvolte, ma anche per le possibili implicazioni di un tale gesto, che potrebbe riflettere tensioni sotterranee all’interno della comunità. Le autorità locali stanno indagando per fare luce sull’accaduto e garantire la sicurezza e la serenità degli abitanti.