VITERBO – Non è stata presa bene la chiusura serale “preventiva” di Porta Romana per permettere alle persone di osservare la macchina di Santa Rosa con largo anticipo prima del tre settembre, giorno del trasporto di Dies Natalis.
A lamentarsi della chiusura sono vari commercianti e ristoratori del centro storico, che hanno notato immediatamente un calo importante del flusso nei loro locali. “Non siamo stati avvisati – lamenta un ristoratore – ma anche se lo fossimo stati, non sarebbero cambiate di molto le cose. Il traffico che proviene da Porta Romana per noi è linfa vitale e forse era evitabile chiudere l’entrata principale della città in questo momento di crisi generale, con così largo anticipo prima del trasporto”.
Gli fa eco un altro imprenditore di Corso Italia. “Sembra ci sia una totale mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora in questa zona del centro storico – dichiara – E’ recente la notizia della prossima chiusura di altri tre importanti negozi qui in zona e l’amministrazione, oltre che fare proclami e chiudere il traffico, mettendoci in croce, non sembra riuscire a fare altro”.
Poca, anche la fiducia che i commercianti del centro storico ripongono nella prossima apertura di Schenardi. “Il ritorno di Schenardi sarà sicuramente una notizia positiva – dichiara una commerciante del settore abbigliamento in Corso Italia – ma a noi cosa porterà? Ci aspettiamo davvero che la tendenza alla chiusura di ogni esercizio sarà invertita con la singola apertura di un locale, per quanto importante questo sia? E’ troppo tardi, e non sappiamo nemmeno se aprirà davvero, onestamente. Il rischio per la città è di vedere un Natale veramente triste, con poche luci e molti negozi chiusi per sempre”.
Chiude la sequela di dichiarazioni un ultimo esercente, che lancia un semplice consiglio alla sindaca Chiara Frontini: “La vediamo sempre attiva sui social, fa tantissimi video e sponsorizzazioni. Giusto, va bene, ma potrebbe sfruttare meglio questi canali per comunicare le chiusure, come quella di ieri sera di Porta Romana, che non era stata compresa da tutti”.