CIVITAVECCHIA – Il Comune è al lavoro per un piano di mobilità sostenibile che mira a ridurre il traffico di mezzi pesanti e a implementare nuove Zone a Traffico Limitato (ZTL) nel centro storico.
Il sindaco Marco Piendibene ha scritto all’ANAS per regolamentare il transito dei tir sull’Aurelia, mentre il capogruppo Avs, Ismaele De Crescenzo, conferma l’intenzione di lavorare su un progetto organico di mobilità, che non si limiti a interventi sporadici, ma che abbia un ampio respiro, in linea con le promesse fatte in campagna elettorale.
Tra le misure previste c’è l’ampliamento delle ZTL e delle aree pedonali per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’uso dei mezzi privati, incentivando al contempo l’utilizzo di mezzi pubblici sostenibili.
“Pensiamo all’installazione di 12-13 varchi per regolare l’accesso – ha dichiarato De Crescenzo – e alla creazione di aree di stazionamento con l’impiego di minibus a idrogeno o elettrici. Questo permetterà di decongestionare aree come largo della Pace, via XVI Settembre, corso Marconi e via Isonzo, anche se richiederà del tempo per una sperimentazione adeguata”.
Un altro punto chiave del progetto è il recupero dell’ex Italcementi, che potrebbe diventare un nuovo polo per una mobilità più sostenibile. Nel frattempo, l’amministrazione comunale affronta il problema del passaggio dei mezzi pesanti in città, una questione che ha suscitato diverse proteste, in particolare a Borgata Aurelia, dove cartelloni di protesta richiedono interventi urgenti.
Recentemente, il sindaco e il capogruppo Avs hanno effettuato un sopralluogo nella zona e hanno chiesto all’ANAS, l’ente competente per quel tratto di strada, di intervenire con un’ordinanza per regolamentare il transito dei tir. Tra le soluzioni allo studio ci sono l’installazione di semafori dopo l’autovelox e l’utilizzo di un tipo di asfalto che possa ridurre l’impatto del traffico pesante.
“Questi interventi sono fondamentali sia per una nuova concezione della mobilità sia per garantire maggiore sicurezza”, ha aggiunto De Crescenzo. L’obiettivo finale è creare un piano complessivo che non solo migliori la qualità della vita dei residenti ma porti anche a una revisione urbanistica della città, con un approccio più sostenibile e innovativo.
“La strada è lunga, ma la nostra intenzione è quella di realizzare una visione integrata per una città più vivibile e sostenibile”, ha concluso De Crescenzo, evidenziando l’importanza di una progettazione accurata e di lungo periodo per garantire il successo del piano.