CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Nel prendere atto delle dichiarazioni del Commissario Straordinario dell’ATER di Civitavecchia Massimiliano Fasoli, il quale ritiene di dover giustificare l’impiego degli alloggi del Pz4 di Via Veneto per programmi di edilizia sovvenzionata, riteniamo opportuno rendere pubblica la comunicazione inviata proprio ieri all’Azienda, con la quale abbiamo richiesto che quegli alloggi vengano messi a disposizione degli aventi diritto, inseriti nella graduatoria per l’Edilizia Residenziale Pubblica, redatta e aggiornata in base al bando comunale ed al regolamento regionale.
Comprendiamo e condividiamo senz’altro la necessità e l’urgenza di utilizzare le case disponibili per la temporanea sistemazione delle famiglie degli stabili di Viale Baccelli, per il tempo necessario al completamento degli interventi di ristrutturazione. Ma ci aspettiamo che, a lavori conclusi, gli appartamenti vengano messi a disposizione senza indugio di chi, spesso da molti anni, avendone i requisiti, attende di far valere il proprio diritto ad un alloggio.
Riteniamo invece quanto meno fuori luogo l’invito pubblico all’Amministrazione, affinché si adoperi per agevolare l’intervento PNRR di Via XVI Settembre, dal momento che al Commissario sarebbe bastata una telefonata ai nostri uffici per apprendere che il Comune ha già prodotto tutti gli atti necessari alla messa a disposizione delle aree di cantiere e che la sola ragione per la quale l’iter amministrativo non si è ancora concluso è legata ad un ricorso attualmente pendente presso il TAR del Lazio.
Rilevo piuttosto che l’Azienda non ha ancora preso contatto con i servizi finanziari del Comune di Civitavecchia, per definire le modalità ed i tempi di definizione dei debiti accumulati da ATER nei confronti della collettività cittadina, che ammontano attualmente a quasi 12 milioni di euro.
Concordiamo infine sulla necessità di una maggiore sinergia sulle questioni legate alle politiche abitative. Per questo confidiamo che si evitino nel futuro iniziative unilaterali e che si apra piuttosto una fase di costante e costruttivo confronto al fine di dare alla cittadinanza, tanto più in un settore così delicato, risposte concrete.