PADERNO DUGNANO (MI) – Stermina la famiglia a solo diciassette anni e, dettaglio ancora più agghiacciante, senza un motivo.
E’ successo sabato notte a Paderno Dugnano, 20 km da Milano, poche ore dopo aver festeggiato, tutti e quattro insieme, il compleanno del padre.
A dare l’allarme lo stesso ragazzo, Riccardo, che inizialmente aveva provato a difendersi dicendo di aver ucciso il padre perché stava accoltellato la madre ed il fratellino, una versione che da subito aveva lasciato dubbi.
Alla fine, dopo l’interrogatorio durato 12 ore e condotto dalla pm dei minori Sabrina Ditaranto, ha confessato il triplice omicidio: “Non c’è un vero motivo per cui li ho uccisi – avrebbe dichiarato al pm – Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. Oppresso. Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio. Me ne sono accorto un minuto dopo: ho capito che non era uccidendoli che mi sarei liberato. Non è successo niente di particolare sabato sera – prosegue – Ma ci pensavo da un po’, era una cosa che covavo.”
Il primo a cadere sotto i suoi colpi sarebbe stato il fratello Lorenzo, di 12 anni, e poi, in pochi attimi, il padre Fabio Chiarioni, 51 anni, e la madre Daniela Albano, 49.
Il Comune di Paderno Dugnano ha deciso di proclamare il lutto cittadino il giorno in cui saranno celebrati i funerali delle 3 vittime. Una “grande tragedia” che “lascia senza parole, inspiegabile. Un evento del genere lascia una comunità intera in lutto e sconvolta. Una famiglia delle nostre, persone che in molti conoscevano”, si legge nel comunicato stampa diffuso dall’amministrazione comunale, che “esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari e a tutti gli amici che sono stati colpiti da vicino da questo evento doloroso e inaspettato“.
Nel giorno dei funerali, di cui – evidenzia il Comune – “è prematuro conoscere la data – in tutti gli uffici pubblici di Paderno Dugnano sventoleranno le bandiere a mezz’asta”.