Viterbo – Polemica sull’auto incarico del direttore ATO 1 Giancarlo Daniele

Il dirigente, il giorno prima di andare in pensione, si è proposto un contratto (e lo ha accettato) per proseguire il lavoro alle stesse condizioni economiche da cumulare alla pensione

VITERBO – Oggi rendiamo pubblica una notizia che ha suscitato scalpore e preoccupazione nell’ambito della gestione delle amministrazioni pubbliche.

È stata diffusa la determina del Direttore uscente dell’ATO 1, Giancarlo Daniele, che, nel suo ultimo giorno di servizio attivo, ha conferito a se stesso una “collaborazione a tempo determinato” per continuare a ricoprire la medesima posizione di Direzione fino al 31 dicembre.

Questo incarico comporta il riconoscimento del medesimo stipendio, che si andrà ad aggiungere alla pensione che Daniele riceverà a seguito del suo pensionamento.

Questa decisione ha sollevato interrogativi, soprattutto in considerazione del fatto che si basa su un articolo di legge specifico, previsto per le amministrazioni titolari di interventi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Tale normativa, infatti, limita esplicitamente questo tipo di incarichi alle sole funzioni di Responsabile Unico del Procedimento (RUP) o di supporto al RUP, escludendo ruoli già incardinati nell’organico delle amministrazioni. È importante sottolineare che le stesse normative del PNRR permettono il trattenimento in servizio del personale impegnato nella realizzazione del piano, ma esclusivamente a condizione che non venga richiesta la pensione.

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La scelta di Daniele di auto-assegnarsi un incarico di questo tipo nel giorno della sua uscita dal servizio attivo appare, a molti, come una manovra discutibile e poco trasparente. La questione diventa ancor più allarmante se si considera che la politica e le istituzioni avrebbero dovuto essere vigili su tali decisioni, che non solo influenzano la gestione delle risorse pubbliche, ma sollevano anche dubbi sulla legalità delle procedure adottate.

La mancanza di attenzione su questo punto ha indotto alcuni a considerare l’ipotesi di intraprendere azioni legali. Si prevede che, nei prossimi giorni, verrà formalizzata una richiesta di accesso agli atti per verificare la correttezza di questa operazione e, se necessario, sarà fatta una segnalazione alla Corte dei Conti per indagare su possibili irregolarità. La trasparenza e la legalità sono principi fondamentali nella gestione della cosa pubblica, e ogni operazione che possa apparire come un conflitto di interessi deve essere scrupolosamente analizzata.

Questo episodio non è isolato e richiama alla mente situazioni simili che hanno avuto luogo in altre amministrazioni. Un caso emblematico è quello di Santa Marinella, dove il sindaco in carica, Pietro Tidei, ha conferito incarichi dirigenziali all’architetto Mencarelli. Nonostante una diffida del prefetto di Roma, Giannini, il sindaco ha proseguito nell’affidare compiti a Mencarelli, suscitando forti critiche e preoccupazioni per la legalità delle sue azioni. Questa situazione ha messo a rischio la stabilità della sua stessa maggioranza, che si è trovata a fronteggiare una crisi interna sempre più profonda.

La vicenda di Giancarlo Daniele e quella di Pietro Tidei evidenziano la necessità di un maggiore controllo e supervisione nell’assegnazione degli incarichi pubblici. È fondamentale che le amministrazioni siano trasparenti e responsabili, rispettando le normative vigenti e garantendo che le decisioni siano prese nell’interesse della collettività. La fiducia dei cittadini nelle istituzioni è fondamentale per il buon funzionamento della democrazia, e episodi come questi possono minare tale fiducia.

In conclusione, la questione dell’incarico di Daniele è un campanello d’allarme per le istituzioni locali e per la politica in generale. È essenziale che si faccia chiarezza su quanto accaduto e che vengano adottate misure per garantire una gestione trasparente e legittima delle risorse pubbliche. La società civile e le forze politiche devono unirsi per garantire che simili episodi non si ripetano e che venga rispettata la legalità in tutte le sue forme.