Assessori anonimi e inermi, il fallimento di un sindaco incapace che sta trasformando la Città in un paesello di campagna
TARQUINIA – Sono passati 100 giorni dall’elezione del nuovo sindaco Francesco Sposetti e l’unica cosa che fa notizia è che il 90% dei tarquiniesi non conosce neanche chi sono gli assessori nominati dal primo cittadino.
Il nulla cosmico che amministra un Comune, come quello di Tarquinia, in modo totalmente anonimo e impercettibile. Anche noi abbiamo avuto difficoltà a ricordare tutti i nomi degli assessori.
Le due donne ad esempio, Monica Calzolari e Sara Corridoni, per sapere chi sono, cosa hanno fatto fino ad oggi e dove hanno l’ufficio, abbiamo deciso di chiedere aiuto alla trasmissione di Federica Sciarelli (Chi l’ha Visto) per poterlo scoprire.
Enrico Leoni, Sandro Celli e Andrea Andreani verranno ricordati solo per la puntualità con la quale incassano l’assegno di indennità emesso dall’amministrazione comunale.
Valore aggiunto? Zero. Promozione delle attività culturali? Zero. Opere pubbliche? Zero. Progetti presentati? Zero. Iniziative nuove non ereditate dalla precedente amministrazione? Zero. Programmazione del Natale? Zero.
Un lavoro impalpabile che non consente loro di trovare sponda negli uffici regionali dove fare almeno qualche domanda.
Il DiVino Etrusco è sicuramente a rischio così come il mercato delle macchine agricole che ha portato quest’anno al Lido oltre 300 espositori.
Non sanno dove e a chi chiedere finanziamenti. Hanno visto bocciare in modo totalmente passivo il progetto di ripascimento delle Saline e non hanno mosso un dito per recuperare lo sgarbo.
Il sindaco ogni tanto qualcuno lo vede passeggiare. Andare anche in Vespa con un casco modello Alemagna (il nobile panettone).
Ovviamente non è più facile incontrarlo come questa estate sotto l’ombrellone tutti i giorni ma del resto lui è agronomo, ieri alle prese con la siccità (dice) oggi con la pioggia (dicono).
Una leggenda cittadina narra che abbia cambiato più volte gli orari della ZTL in centro che le mutande. Da far concorrenza a Giuseppe Cruciani.
Cento giorni di nulla cosmico e il peggio deve venire. La bella città di Tarconte, la splendida ricca e florida Corneto, rischia di essere spazzata via con questa amministrazione che, da quando si è insediata, ha pensato bene di occuparsi della solo attività ordinaria. Tanto valeva la pena affidarla ad un commissario prefettizio. Avrebbe sicuramente fatto qualcosa in più.
Francesco Sposetti
Sindaco, almeno sulla carta, di Tarquinia