Prima di salutare tutti, la campionessa della Star Roller Club e Roma Roller Team, ha conquistato il quarto posto ai campionati mondiali di pattinaggio artistico a rotelle tra l’emozione dei presenti
VITERBO – Non finisce più di stupire e di collezionare trionfi Ludovica Delfino. La già pluricampionessa italiana, europea e mondiale, porta in alto ancora una volta i colori viterbesi nel pattinaggio artistico a rotelle. Si sono appena conclusi, infatti, a Rimini i World Skate Games dove Ludovica, già vice campione italiana in carica, ha conquistato, insieme al Roma Roller Team una straordinaria quarta posizione nella categoria piccoli gruppi.
“C’è ancora tempo per un’ultima gara” il nome del brano che i campioni del mondo 2021 allenati da Federica Marin portano in pista quest’anno. Quando tutto sta per finire affiorano i ricordi… è la storia di ogni pattinatore dagli inizi, le prime gare ufficiali, gli infortuni, le cadute, le rinascite, i trionfi, fino al momento di “appendere i pattini al chiodo” ed intraprendere una nuova vita per alcuni nel pattinaggio per altri verso altre professioni. Il programma che il gruppo presenta è dinamico e coinvolgente e conquista pubblico e giudici; una intera curva a tifare per loro con circa cento persone arrivate da Viterbo solo per Ludovica.
L’andamento della gara rispetta l’incertezza delle previsioni, con quattro team, due spagnoli e due Italiani, a giocarsi il podio. Alla fine ad aggiudicarsi il titolo di campioni del mondo sono gli spagnoli di “Artistic Skating Cunit” con gli italiani “Deja Vu”, storici rivali del Roma Roller Team al secondo posto.
Per Ludovica e il suo Team un ottimo quarto posto. Un po’ di amaro in bocca per un podio sfumato per un soffio, ma comunque tanta gioia, con la consapevolezza di aver dato tutto ed aver portato a termine una stagione non priva di difficoltà di ogni genere. Come descritto l’esibizione si concludeva con Ludovica che appendeva simbolicamente i pattini al “chiodo”, ma in pochi sulle tribune sapevano che quel gesto faceva sì parte dello spettacolo ma lo era anche nella realtà. Infatti per Ludovica si è trattato dell’ultima gara. Un’emozione lunga quattro minuti per lei e per i familiari e amici sulle tribune. Quattro minuti nei quali davanti agli occhi di Ludovica sono passati oltre venti anni sui pattini. Da quel primo giorno quando aveva solo quattro anni, alle prime gare di singolo a quelle di solo dance o di quartetto, al primo titolo italiano di Solo Dance a quattordici anni, alla maglia azzurra, alla coppa Europa, ai trofei internazionali di Danza. Poi all’improvviso la chiamata del campione del mondo Alessandro Spigai e di Daniele Tessaro: “Ludo, entra a far parte del quartetto Neovis e del piccolo gruppo Roma Roller Team” .
Da li solo trionfi. Tre Ori, due argenti, due bronzi mondiali, quattro ori europei e svariati titoli italiani. Un’atleta unica, che ha ottenuto e che ha dato tanto al pattinaggio, che ha portato in alto il nome di Viterbo nel mondo dello sport. Intercettata alla fine della gara queste le parole di Ludovica: “Un’emozione indescrivibile, un quarto posto che vale quanto gli ori precedenti, mi sono goduta dal primo all’ultimo secondo di questa esibizione. Un contesto fantastico, gradinate esaurito ed una intera curva a fare il tifo per noi. Cento tra parenti e amici arrivati da Viterbo a fare il tifo per me con striscioni e bandiere. Ringrazio tutti; i miei genitori in primis, i miei zii, cugini, amici, compagne di squadra, allenatrici e dirigenti che erano sulle tribune solo per me… per vedere i miei ultimi quattro minuti da atleta. In pista ho sentito tutto il loro affetto. Un ringraziamento speciale ad Alessandro e Daniele e Federica che sei anni fa hanno creduto in me permettendomi di provare emozioni indescrivibili. Ringrazio tutte le allenatrici che ho avuto fin dai primi passi sui pattini e le società per le quali ho gareggiato, se oggi sono qui è anche merito di tutte queste persone. Viterbo è una città del Pattinaggio, ci sono stati campioni prima di me e sono sicura che ce ne saranno altri in futuro, io sono anche allenatrice e da oggi in poi il mio impegno nel pattinaggio sarà questo e cercherò trasmettere alle giovani atlete quanto ho appreso in questi anni”.
Sui volti di quei pochi che sapevano che Ludovica con quel gesto stava appendendo veramente i pattini “al chiodo” è scesa più di una lacrima. Un’atleta e una ragazza speciale Ludovica, se fosse stata un calciatore sarebbe stata portata in trionfo dalla città per uno soltanto dei trofei che ha vinto.
“Il pattinaggio, come altri sport, non ha il ritorno mediatico del calcio, ma speriamo che le autorità sportive cittadine rendano a Ludovica il giusto omaggio per i suoi successi. E siamo sicuri che l’esempio di Ludovica farà da spinta a tanti giovani future campionesse viterbesi di pattinaggio. Ancora grazie Ludovica per le emozioni che ci ha fatto provare e un grosso in bocca al lupo per la tua vita privata e la tua carriera da allenatrice”. Dichiarano le Star Roller Club.