SANTA MARINELLA – Ci va giù duro la consigliera comunale di opposizione Ilaria Fantozzi di Fratelli D’Italia, nel commentare alcune dichiarazioni lette nel profilo Facebook del sindaco Pietro Tidei, che rispondeva alla rappresentante della minoranza Alina Baciu che criticava la situazione in cui erano i cantieri di alcune opere pubbliche.
“Spesso noi consiglieri parliamo perché i cittadini ci chiedono aiuto, ci chiedono informazioni e spiegazioni – dice la Fantozzi rivolgendosi al sindaco – siete stati in grado di prendere i voti, ma dopo la vostra elezione, anche i vostri sostenitori sono rimasti all’oscuro di ciò che state facendo nella casa comunale.
Si è venuto a sapere solo ciò che proprio non ci interessava ed è stato motivo di imbarazzo per tutti noi. Questa è una delle vostre mancanze più grandi, i rapporti diretti fra pubblica amministrazione e cittadinanza.
Pubblicizzate solo sciocchezze tipo tagli del nastro del niente. Comunque state tranquilli, malgrado un po’ di ostruzionismo, documenti e atti degli scempi che state facendo ce li prendiamo lo stesso e verranno pubblicizzati al meglio per far capire a tutta la cittadinanza il vostro modus operandi. Non abbiamo bisogno della validità della presidenza della commissione legalità e trasparenza per parlare. Legali e trasparenti è il nostro modo di vivere”. E sempre sui social, l’ex sindaco Roberto Bacheca, si scaglia contro il primo cittadino.
“Avere una persona come il sindaco, significa che la colpa è sempre di qualcun altro – scrive Bacheca – avere un uomo che insulta le donne solo perché non inclini alla sua visione maschilista, datata, degna del medioevo, e che se fosse stato di centrodestra avrebbe sollevato valanghe di polemiche è un doppiopesismo caro ad una certa sinistra non più credibile.
Il problema vero è che stiamo assistendo a un dissesto morale e politico, e sarà anche economico, vero stavolta, non inventato e votato dai consiglieri comunali, tardi o presto i consiglieri comunali complici di questo soggetto pagheranno tutto il peso di questa loro mancanza di coraggio a mettere fine ad un progetto fallito agli occhi di tutti”.