Viterbo – Al Murialdo sempre più auto contromano: “Completamente ignorata la segnaletica, c’è il rischio di incidenti”

VITERBO – Ancora problemi per Via Caduti IX Stormo, la strada che separa la Chiesa del Murialdo dal parcheggio antistante la piscina comunale, da ormai mesi trasformata in senso unico per ospitare la nuova pista ciclabile.

Sono sempre di più, infatti, i cittadini che riportano come moltissimi automobilisti prendano contromano la via, a volte rischiando dei tamponamenti con chi percorre la strada nel giusto senso di marcia. “Ogni volta che vengo in palestra – spiega un cliente della piscina – vedo almeno una o due auto che da via della Pila imboccano Via Caduti IX Stormo contromano. Eppure ci sono i cartelli, è segnalato, ma se ne fregano”.

In effetti, la segnaletica è ben presente. Nonostante sia ancora quella “mobile”, una transenna e vari segnali verticali indicano come la via non sia accessibile passando da Via della Pila. Dei cartelli che, tuttavia, vengono bellamente ignorati da molte persone, spesso anziani, che ignorano il rischio di poter creare incidenti.

“Una volta mi son fermato e ho litigato con un anziano signore che aveva preso la via contromano – spiega un residente – Credeva di aver fatto una cosa giusta, spiegando che lui ha sempre fatto così e la chiusura della via è una ‘boiata’. Roba da matti, stavamo per fare un incidente perché io stavo venendo tranquillo, sicuro che i segnali fossero rispettati”.

Sulla strada è inoltre presente il frequentatissimo oratorio del Murialdo, dove decine di bambini e giovani ragazzi si riversano quotidianamente. La mancanza del rispetto dei segnali di divieto è anche per loro un pericolo, con le famiglie che invitano l’amministrazione a monitorare la situazione, magari posizionando segnali più visibili o magari un presidio della polizia locale.

“Dopo qualche multa son sicuro che la musica cambierebbe – racconta ancora un altro residente – Le auto che passano sono più o meno sempre quelle, potrei anche descriverle, e poi ci sono pure le foto. Alcune girano anche sui social perché la questione è diventata ridicola e tutti ne parlano”.