CERVETERI – Anno 1960. Bent Sondergaard, di origini danesi, si trova in vacanza in Italia e nelle vicinanze di Roma acquista da un ambulante quelle che crede siano delle riproduzioni di reperti etruschi.
A più di sessant’anni di distanza ecco invece l’incredibile scoperta. Quelli acquistati per pochi soldi sono in realtà dei veri e propri corredi funebri sottratti alla Necropoli di Cerveteri.
A riportare la storia è “The Guardian” che racconta come Bent Sondergaard abbia conservato per tutto questo tempo gli oggetti in soffitta, senza conoscere il loro reale valore storico.
Un valore che, sempre secondo il quotidiano britannico, è stato accertato dall’analisi dall’archeologo Christos Tsirogiannis. Quest’ultimo è riuscito a risalire all’origine e ha confermato l’autenticità. Basti pensare che la sola brocca di vino varrebbe intorno ai 6mila euro.
Bent Sondergaard, racconta sempre “The Guardian”, è morto ad aprile e tra le sue ultime volontà ha chiesto la restituzione dei reperti. Proprio per questo i figli hanno contattato l’Ambasciata italiana in Danimarca per iniziare l’iter di riconsegna all’Italia. Nel frattempo il piccolo tesoro verrà custodito all’interno di un magazzino.
(foto The Guardian)