Il gup di Civitavecchia ha valutato sia la sua posizione di incensurato che il pagamento di una cifra riparatoria, si chiude così la triste vicenda che ha coinvolto l’ex ministro di Grazia e Giustizia
CIVITAVECCHIA – Il Gup di Civitavecchia, come da noi anticipato tempo fa, ha accolto le istanze della difesa di Piero Fassino (tra cui l’avvocato Andrea Miroli) e ha archiviato il caso del profumo sottratto al duty free di Fiumicino prima di un volo per Bruxelles.
Il deputato del Pd ed ex ministro di Grazia e Giustizia era stato sorpreso dal personale del negozio mentre cercava di allontanarsi con un profumo da 130 euro. Fassino in un primo momento aveva detto che dovendo rispondere a una chiamata e con le mani occupate, ha involontariamente messo in tasca la bottiglietta.
La ricostruzione è stata però smentita dai filmati delle telecamere di videosorveglianza del negozio. Inoltre, come testimoniano alcuni dipendenti del duty free, in altre due occasioni Fassino era stato sorpreso a tentare di sottrarre lo stesso profumo, ma allora non era scattata la denuncia.
Dato che il deputato è incensurato e si è offerto di pagare il profumo con una cifra che si aggira intorno ai 500 euro, il giudice ha valutato di non procedere con il processo “per condotta riparatoria”.
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