TARQUINIA – Una tragedia nella tragedia. È quella che nella giornata di ieri, giovedì 10 ottobre, ha scosso la comunità di Tarquinia.
Poco dopo le 13 un uomo, Luca Picano, è stato trovato senza vita in un deposito di macchinari e materiali nei pressi di Marina Velca.
Sul posto, dopo le segnalazioni, è arrivata la polizia insieme ai vigili del fuoco del distaccamento di Tarquinia e al personale del 118 che non ha potuto fare altro che constatare il decesso. L’elisoccorso, che si era messo in viaggio verso il Comune sul litorale, è rientrato alla base senza atterrare.
Secondo le prime ricostruzioni il 43enne è stato trovato legato alla pala di un escavatore tramite un cordino di metallo. Proprio per questo le forze dell’ordine non escludono nessuna ipotesi compresa quella, considerata la più realistica, che si sia trattato di un suicidio. Un gesto volontario come quello del padre, Carlo Picano, che il 30 agosto si è tolto la vita gettandosi dal fungo di Marina Velca a pochi passi da dove è stato ritrovato il figlio.
“Padre e figlio – si legge tra i messaggi di cordoglio che da ieri circolano sui social -. Che disgrazie. Sentite condoglianze alla famiglia”.
In tanti, tra amici e conoscenti, hanno dedicato un pensiero a Luca Picano. Un altro utente scrive: “Aver saputo una notizia orribile come questa mi lascia direttamente incredulo. Una tristezza dentro. Ciao Luca. Eri forte, anche se non ci volevi credere. Eri un pazzo genio”. In molti dedicano un pensiero alla famiglia: “Incredibile. Che disgrazia immane. Povera famiglia. Condoglianze vivissime ai famigliari”.