VITERBO – Continua l’emergenza cinghiali nel capoluogo della Tuscia con sempre più avvistamenti di ungolati da parte dei cittadini viterbesi, ormai esasperati per la situazione nonostante il Comune pare abbia finalmente affidato il compito di catturare e abbattere gli animali.
Gli ultimi avvistamenti riportano un nutrito gruppo di cinghiali presso la stazione di Porta Fiorentina, un fatto che – sommato al traffico generatosi dalle ultime asfaltature – rende complicato il transito delle auto in maniera tranquilla. “Ieri ero su Viale Trento, davanti alla stazione, quando un gruppetto di cinghiali mi è passato davanti all’improvviso – spiega una cittadina – Ho dovuto inchiodare e c’è mancato poco che l’auto dietro di me mi tamponasse. Non si riesce a stare tranquilli così, soprattutto se si ha dei bambini piccoli in auto, come nel mio caso”.
Più tranquilli i cittadini che invece girano a piedi, ormai consci del fatto che i cinghiali sono talmente abituati alle persone che neanche scappano più. “Ieri giravano tra la stazione di Porta Fiorentina e Prato Giardino – spiega un gruppetto di ragazzi – Ormai ci siamo abituati, non sono aggressivi e parecchia gente gli porta anche da mangiare”.
Il problema, effettivamente, potrebbe anche essere dato da quest’ultimo dettaglio. Come la legge prevede, esistono addirittura multe per chi fornisce cibo ai cinghiali, contribuendo – inconsapevolmente – a renderli sempre più “domestici”. La normalizzazione della loro presenza, infatti, continua a rappresentare un pericolo per il traffico, con gli automobilisti costretti a improvvise frenate e conseguente rischio di tamponamenti.
“Ormai non si spaventano nemmeno se suoni il clacson – spiega un automobilista che passa giornalmente su Piazzale Gramsci – Siamo sempre costretti a fare slalom per evitare incidenti, ma di questo passo qualcuno si farà male”.
Nel mentre che il disagio prosegue, si attendono ora i primi risultati delle catture da parte del personale addetto, già incaricato dal Comune di Viterbo di porre un freno alla situazione sempre più imbarazzante.