VITERBO – L’ex prefetto Giovanni Bruno e altri due indagati sono stati rinviati a giudizio per falso. Inizialmente veniva contestato anche l’abuso d’ufficio, reato ormai depenalizzato.
Due le inchieste a suo carico. La prima riguarda un banchetto nuziale organizzato durante la pandemia, per la quale è indagato in concorso con i due imprenditori, l’altra invece è relativa al riconteggio delle schede elettorali delle elezioni comunali a Corchiano.
A coordinare le indagini i pm Massimiliano Siddi e Michele Adragna, i quali, a marzo 2023, chiesero il rinvio a giudizio dell’ex prefetto e dei due imprenditori, questi ultimi titolari della società agricola Parco dei Cimini che si trova a Soriano. Ieri pomeriggio la decisione del gup per l’ex prefetto, difeso dall’avvocato Enrico Valentini, e gli altri due imputati, rappresentati rispettivamente dagli avvocati Giovanni Bartoletti e Luigi Mancini.