TREVIGNANO ROMANO – Nuovo risvolto sul caso della Madonna di Trevignano.
Dopo l’interrogatorio alla Procura della Repubblica, avvenuto giovedì 10 ottobre, alla sedicente veggente Gisella Cardia sono state sequestrate due statuette dai carabinieri.
Si tratterebbe di quelle che, secondo la donna, in passato avrebbero sanguinato.
Al momento non è chiaro il motivo del sequestro ma probabilmente la Procura effettuerà dei test sul sangue nell’ambito dell’inchiesta per truffa aggravata.
Al termine dell’interrogatorio Gisella Cardia non ha rilasciato dichiarazioni. A intervenire, però, è stata Solange Marchignoli, legale che segue il caso.
“Siamo nel corso di un’indagine – ha detto l’avvocato -. Convocando i miei assistiti il pubblico ministero fa il suo lavoro e l’interrogatorio è previsto. Ciò non vuol dire nulla in senso positivo né in senso negativo, ossia che non è detto né che archivieranno né che rinvieranno a giudizio”.
Madonna di Trevignano, Gisella Cardia interrogata dalla Procura di Civitavecchia