VETRALLA – È morto Domenico Rosati.
Originario di Vetralla, è stato l’ottavo presidente delle Acli e senatore della Repubblica.
Molto conosciuto e stimato, aveva 95 anni. Se ne è andato nel sonno nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 ottobre. Lascia figli e nipoti. Tre anni fa era morta sua moglie Elena.
Laureato in giurisprudenza all’Università di Roma, è stato giornalista, tra gli altri, per Avvenire, Il Mattino e l’Unità.
Fin dagli anni Cinquanta ha operato nelle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), prima proprio come giornalista, direttore del periodico Azione sociale, poi come membro del consiglio di presidenza dal 1968. Nel 1972 è diventato vicepresidente, ed è stato presidente nazionale delle Acli dal 30 maggio 1976 al 12 maggio 1987.
È stato senatore nella X legislatura, eletto come indipendente nelle liste della Democrazia Cristiana, dal 1987 al 1992.
Sui social c’è chi lo descrive come “un padre, un fratello, un amico, un maestro. per la storia, il presidente delle Acli che gestì la ripresa e il riposizionamento dell’organizzazione, quasi una rifondazione, dopo la crisi del 1971 con la Gerarchia cattolica e la ‘scomunica’ di Papa Paolo VI. Un lutto per tutto il cattolicesimo democratico”.
I funerali di Domenico Rosati si terranno a Roma, mercoledì 16 ottobre alle 10, alla parrocchia Santissima Trinità a Villa Chigi.