Residenti, imprenditori e turisti lamentano la totale indecenza nei confronti dello storico luogo
VITERBO – Dopo oltre due anni di segnalazioni, la torre del campanile di San Sisto resta nel degrado. La stessa torre che annualmente “ospita” il cantiere per la costruzione della Macchina di Santa Rosa, talvolta “abbracciandola” nei momenti di tempesta, come accadde solo pochi anni fa.
I cespugli, così come la caduta dell’intonaco, le crepe – poco rassicuranti – e la sporcizia generale continuano ad avvolgere la torre. Un fatto che non passa inosservato nemmeno agli occhi dei turisti, che commentano sottovoce la questione esprimendo perplessità. La Chiesa di San Sisto, storico luogo di grande importanza per il centro storico, meriterebbe sicuramente maggiore attenzione.
Un anno fa, su quello che a oggi sempre quasi un bosco verticale dell’architetto Tito Boeri, si era espresso anche il parroco Don Pino.
“Abbiamo sistemato da poco l’orologio – aveva spiegato nel 2023 – ma ora a causa di questa escrescenza erbosa le lancette non riescono a girare”. Gli appunti fatti da Don Pino derivavano, già all’epoca, da circa un anno di incuria del sacro luogo, profanato da mancanza di senso civico, ma anche dalla trascuratezza che gli ha riservato l’amministrazione comunale.
Residenti e commercianti del luogo si uniscono ora a tali lamentele, non per attaccare l’amministrazione in particolare, ma per chiedere rispetto per l’area di Porta Romana, punto di accesso principale del centro storico di Viterbo e luogo di grande passaggio da parte di turisti, cittadini ma anche autorità è da qui che accedono, solitamente Prefetto, sindaco e relativi ospiti nelle occasioni più importanti.
“Mai visto fare lavori di manutenzione, e pensare che è qui che si svolge la partenza di Santa Rosa e sempre qui la sindaca Frontini, da due anni, fa il suo bel discorso ai facchini anni alla cittadinanza – sottolinea un imprenditore la quale attività è proprio nei pressi di San Sisto – questo luogo meriterebbe più rispetto, da parte di tutti”.