NEPI – Il 29 agosto 2023, una tranquilla serata a Nepi si è trasformata in un incubo, quando una tentata rapina in una macelleria si è conclusa con un feroce scontro a coltellate. Protagonista di questa drammatica vicenda è stato Angelo Gentili, un trentenne di Civita Castellana, già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti penali.
Gentili è stato condannato in primo grado a 12 anni di reclusione e al pagamento di 25.000 euro di risarcimento alla vittima, il macellaio Giancarlo Pallotti, 61 anni, per i reati di tentata rapina e tentato omicidio aggravati.
Intorno alle 19:45, Gentili, fresco di scarcerazione, ha fatto irruzione nella macelleria indossando una maglietta mimetica e un passamontagna artigianale, realizzato tagliando una manica di tuta con bordi rosso-arancio. Il passamontagna aveva dei fori per gli occhi e la bocca, rendendolo irriconoscibile. Pochi minuti prima, suo padre, preoccupato per il comportamento del figlio appena uscito di prigione, aveva contattato i carabinieri: “Mio figlio è uscito con la sua macchina, temo che possa fare qualcosa di grave”.
La preoccupazione del padre si è rivelata fondata. Alle 19:52, una testimone oculare, una donna di 34 anni, ha lanciato l’allarme, segnalando una rapina in corso. La testimone, presente sul luogo, ha assistito alla fuga del rapinatore e ha scattato una foto dell’auto di Gentili, ancora con il passamontagna calato sul volto e con il sangue che gli colava addosso. Durante il processo, la donna ha dichiarato: “Ha sporcato pure la mia auto, che era parcheggiata dietro la sua”.
La situazione si è aggravata rapidamente all’interno della macelleria. Secondo quanto ricostruito durante il processo, tra Gentili e Pallotti è scoppiata una colluttazione che ha portato il macellaio a subire diverse coltellate. L’intervento tempestivo dei soccorsi e il trasporto immediato in ospedale hanno salvato la vita di Pallotti, che è riuscito a sopravvivere nonostante le gravi ferite.
Il medico legale della procura, la dottoressa Rosati, ha confermato durante il processo che le ferite riportate da Pallotti erano tali da mettere seriamente a rischio la sua vita. Per questo motivo, Gentili è stato accusato non solo di tentata rapina aggravata, ma anche di tentato omicidio.
Il collegio giudicante ha ritenuto Angelo Gentili colpevole di entrambi i reati, infliggendogli una pesante condanna: 12 anni di reclusione e l’obbligo di risarcire la vittima con 25mila euro. Gentili, che si trovava già in carcere da oltre un anno in attesa di giudizio, vi resterà per scontare la sua pena.
Questa vicenda ha sconvolto la comunità di Nepi, che ha visto trasformarsi una semplice rapina in un episodio di violenza estrema, mettendo a rischio la vita di un cittadino stimato e rispettato come Giancarlo Pallotti. La sentenza è stata accolta come un passo verso la giustizia, ma resta la consapevolezza che la violenza di quella sera avrebbe potuto avere conseguenze ancora più tragiche.