Vasanello – Fiamme gialle in Comune, acquisiti documenti sul “gemellaggio” con il Camerun

Dopo l’inchiesta giornalistica arriva quella della polizia giudiziaria per far luce e chiarezza sui tanti soldi spesi in “pozzi”, aule didattiche e soprattutto le tante missioni in terra d’Africa

VASENELLO – Adesso è la polizia giudiziaria che vuole vederci chiaro sul “Progetto Camerun“. A seguito della nostra inchiesta giornalistica, sia sulle tante, troppe missioni in Africa di delegazioni del Comune di Vasanello (sindaco Vestri e assessora Martines) è arrivata la notizia di una visita fatta ieri negli uffici comunali da parte delle Fiamme gialle.

Sappiamo per certo che sulla questione sono state già presentati degli esposti con una montagna di allegati e, a quanto pare, qualcuno ha deciso finalmente di fare chiarezza sulla vicenda.

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La cosa che ha fatto insospettire un po’ tutti è stata la totale mancanza di trasparenza. Le note spese mai consegnate all’opposizione se non sommarie; il maxi finanziamento ad una società piemontese che, per pura coincidenza, ha legami con Caffeina dove aleggia l’ombra inquietante dell’avvocato Giacomo Barelli ormai ex marito dell’assessora delegata al gemellaggio Dominga Martines. Le dimissioni mai pienamente spiegate di consulenti come Margottini e Valle che hanno rinunciato ad emolumenti decisamente rilevanti.

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In questa intricata vicenda Vasanello-Camerun ci sono oltre un milione di euro già finanziati, molti punti che non tornano e altrettanti dai contorni poco lineari.

Uno di questi, come abbiamo ampiamente illustrato, ruota intorno alla determina 681 del 22/07/2024, con la quale si stabilisce il trasferimento fondi Regrating alla società Clirap Italia.

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Un affidamento diretto affidato, per l’appunto, proprio alla Clirap Italia, con sede a Vercelli, per un totale di circa 102mila euro, che così, senza colpo ferire, sono stati travasati nelle casse della società, con un semplice rendiconto delle spese.

Un’operazione che è apparsa frettolosa ed inopportuna, poiché si tratta di una somma ingente e, soprattutto, visto che non è chiaro per quale attività sia stata realmente liquidata.

Tutto questo ovviamente perché non c’è trasparenza e magari potrebbe essere più che regolare ogni passaggio amministrativo per intenderci.

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Da segnalare anche l’invito, ad oggi ancora disatteso, del difensore civico della regione Lazio che invitava l’amministrazione comunale nella persona del sindaco Vestri e dell’assessora Dominga Martines a consegnare il dossier con le relative spese e giustificativi alle opposizioni, cosa ad tutt’oggi disattesa.

Abbiamo provato a contattare il sindaco Igino Vestri telefonicamente ma non ci ha risposto. Gli abbiamo anche scritto alcuni messaggi che ha letto ma ai quali sembra non abbia ancora deciso di rispondere. Siamo a disposizione, come sempre, per dare spazio alla verità e aiutare l’amministrazione a fare chiarezza sulla vicenda.

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