VITERBO – Pioggia di premi nel Concorso lirico internazionale Fausto Ricci: una finale di altissimo livello che ha visto assegnare le tre borse di studio, i ruoli d’opera per La Bohéme che sarà prodotta il prossimo anno e tantissimi riconoscimenti dai membri della giuria, alcuni davvero a sorpresa.
Davanti al caloroso pubblico del teatro dell’Unione, presentati da Davide Colombo, si sono esibiti Giovanni Augelli, Francesco Cascione, Claudia Ceraulo, Gianmarco Durante, Federica Fiori, Chiara Guerra, Khatia Jikidze, Emanuele Pellegrini, Jessica Ricci, Gabriele Rossi, Sun Seungwoo, Cecilia Taliano Grasso, accompagnati al piano dai maestri Leonardo Angelini e Marcos Madrigal. Da uno dei palchi la discreta presenza di Gloria Ricci, figlia del baritono Fausto a cui è dedicato il premio, cantante ma soprattutto docente, orgogliosa di apprezzare tanti nuovi talenti che a Viterbo hanno conosciuto la figura del padre.
Giovanissimi e di grande talento hanno conquistato la giuria ciascuno con un’aria, sperando in un risultato positivo, sicuramente meritato visto il livello dimostrato sul palco da tutti i concorrenti.
In sala, tra il pubblico, il tenore viterbese Antonio Poli, ormai stella indiscussa del mondo della lirica. Nell’attesa della decisione della giuria è stato invitato sul palco: “Provo tanta gioia nel vedere giovani concorrenti, anche io feci un concorso grazie ai miei genitori che mi iscrissero, dopo una prima esperienza nella musica leggera. So cosa si prova prima di entrare sul palco, mani fredde, emozione e la certezza che ci sono pochi minuti per dare il meglio. Complimenti a Nisi e Bastianini che danno un’occasione ai giovani nell’avere la possibilità di entrare in questo mondo. Sto partendo per Parma dove farò Verdi ne La battaglia di Legnano – ha concluso Poli – un’opera proposta raramente e che consiglio di venire a vedere. Per prepararmi ho ascoltato tante produzioni ma mi sono ispirato a quello interpretato da Josè Carreras e Katia Ricciarelli, immaginate l’emozione nel vederla oggi”.
Giuliano Nisi, presidente dell’associazione XXI Secolo che organizza il concorso, ha ricordato: “Questo premio non assegna solo borse di studio, sicuramente utili ai ragazzi, ma crea un’importante occasione per salire sul palco. Anche quest’anno torna OperÆtruria con l’assegnazione dei ruoli. Il 9 e 10 novembre debutteremo con La traviata qui in casa, al Teatro dell’Unione, la cui prevendita è iniziata e vi invito a comprare i biglietti, mentre in questa edizione, per festeggiare l’anno Pucciniano, abbiamo scelto La Bohéme e lavoreremo con l’Accademia Pavarotti. Un progetto che prevede una tournée in tanti teatri italiani, quest’anno avremo l’onore di calcare anche all’Arcimboldi di Milano”.
Ed eccoli i ruoli d’opera, divisi tra cast A e B: per interpretare Rodolfo sono stati scelti Nico Franchini e Federico Bonghi, Mimì sarà Chiara Guerra, Musetta Claudia Ceraulo e Ksenia Titovchenko mentre il fidanzato Marcello sarà Gianmarco Durante e Sun Seungwoo; infine Giovanni Augelli (Colline) e Francesco Cascione (Schaunard).
Dopo aver ascoltato alcune meravigliose arie pucciniane la giuria dichiara di aver finito il proprio lavoro e conquista il palco, al centro la presidente Katia Ricciarelli e Nicoletta Mantovani Pavarotti.
E’ il soprano a salutare il pubblico: “Ringrazio Viterbo per l’accoglienza e il bel lavoro fatto con la giuria, con ottimi concorrenti. Per fortuna i ruoli d’opera ci hanno permesso di premiare più persone, erano tutti bravissimi” per poi invitare Nicoletta al suo fianco ricordando che sabato sarebbe stato il compleanno del grande tenore. E’ lei a ricordarlo dal palco: “Luciano aveva uno scopo: portare la lirica ovunque e dare spazio ai giovani, a cui diceva studiate, studiate, studiate. Per loro dava lezioni gratis, esattamente come le aveva avute lui”.
Nicoletta Mantovani ha poi proposto ruoli d’opera a Claudia Ceraulo e Francesco Cascione in future produzioni dell’accademia e assegnato il Premio Pavarotti al tenore viterbese Emanuele Pellegrini.
E si prosegue con i premi: quello del pubblico, che ha partecipato ad una votazione online sul sito del concorso, targa intestata all’Avam e consegnata da Adelmo di Mario a Gianmarco Durante; la Targa Vetus urbs di Sandro Jacoponi al più giovane, Gabriele Rossi di soli 21 anni; l’associazione Ettore Bastianini, rappresentata da Paolo Pellegrini, ha scelto Sun Seungwoo, che ha ricevuto anche la Targa Touring con una pubblicazione, consegnate dal console viterbese Vincenzo Ceniti, in quanto concorrente che ha fatto il viaggio più lungo, dalla Corea.
Tra le sorprese numerosi riconoscimenti dai membri della giuria, come Paulo Esper che ha proposto Claudia Ceraulo per due concerti al Teatro San Paolo del Brasile; Massimo Bonelli ha scelto Khatia Jikidze come solista del concerto del 6 dicembre alla Scuola Statale Italiana di Madrid, per la ricorrenza dell’approvazione della Costituzione spagnola, dove sarà coinvolta l’Ensemble Il contrappunto; Maria Chiara Camponeschi ha premiato ancora una volta Sun Seungwoo e infine il presidente Katia Ricciarelli ha voluto assegnare il ruolo del don Giovanni a Francesco Cascione nell’omonima opera mozartiana prodotta dall’Accademia di Macerata. Ancora un premio, stavolta dell’Accademia verdiana Bergonzi che accoglierà i due finalisti viterbesi Khatia Jikidze ed Emanuele Pellegrini in una masterclass.
Una serie infinita di riconoscimenti, a dimostrazione del grande livello, seguita dalla classifica ufficiale delle borse di studio del dodicesimo concorso lirico internazionale Fausto Ricci: terza classificata, premio Lions Club Viterbo consegnato dal presidente Paolo Cannone a Khatia Jikidze, secondo classificato premio Fondazione Carivit, con il consigliere Andrea Vergati a Claudia Ceraulo mentre il vincitore e primo classificato Premio Città di Viterbo consegnato dall’assessore Emanuele Aronne a Sun Seungwoo.
Il premio Fausto Ricci si svolge grazie al patrocinio e contributo del Comune di Viterbo, assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit, Ance, Maria Chiara Camponeschi Music & Arts Production, Avam, Lions Viterbo, Touring Club, l’Associazione Internazionale Culturale Musicale Ettore Bastianini e L’opera international magazine.