Viterbo Capitale europea della cultura “senza allevamenti intensivi”

Prima cittadina preoccupata per le galline ovaiole

VITERBO – “Il Comune di Viterbo si doterà presto di un regolamento per disciplinare gli allevamenti intensivi”. Lo ha deciso la sindaca Chiara Frontini in vista della candidatura Capitale europea della Cultura 2033. Come ha spiegato durante l’incontro al convegno di Greenpeace Italia a Roma.

“L’attenzione del Comune nei confronti delle questioni ambientali è molto elevata ed è testimoniata da una serie di azioni che abbiamo intrapreso come la realizzazione del centro per il riuso dei rifiuti nella zona industriale ed il polo per la ricerca sui temi della sostenibilità ambientale e dell’economia ecologica in corso di realizzazione che sarà dedicato a Piero Angela. Le tematiche legate all’ambiente costituiscono anche un elemento trainante nella nostra candidatura a Capitale europea della Cultura 2033”.

Quindi. “Come Comune di Viterbo abbiamo deciso di dotarci di un regolamento che consentirà di trovare un equilibrio tra la valorizzazione delle produzioni zootecniche locali e la tutela ambientale“.

Bozza di regolamento che sarà seguita dal prof. ed ex assessore Silvio Franco in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Viterbo.

Bovini che in dieci anni sono notevolmente diminuiti, (riuscendo ad avere a disposizione 4ha a capo) suini più che dimezzati, mentre 18 allevamenti di polli da carne e 30 di galline ovaiole sarebbero quelli che più preoccupano la prima cittadina.

b.f.