Viterbo – Per il 45esimo anniversario dell’Unitus un convegno sul maestro Alberto Manzi

VITERBO – Nell’ambito delle celebrazioni per il 45esimo anniversario dell’università degli Studi della Tuscia, lunedì 28 ottobre, nell’aula Magna del complesso di Santa Maria in Gradi, si terrà il convegno “Una vita, tante vite” dedicato alla figura e all’eredità del maestro Alberto Manzi.

Noto al grande pubblico per il programma televisivo Rai “Non è mai troppo tardi”, in cui negli anni ’60 insegnava a leggere e a scrivere a milioni di italiani, Manzi è stato un pioniere nell’innovazione didattica – con lui, per la prima volta, anche a distanza – nell’educazione interculturale e nella lotta all’analfabetismo grazie a un approccio innovativo all’insegnamento che ha concorso all’alfabetizzazione e alla formazione della popolazione non solo in Italia ma anche in America latina, dove ha profuso il suo impegno umanitario in un’ottica di dialogo e inclusione tra culture diverse.

Il convegno vuole essere un’occasione per riscoprire l’eredità di Alberto Manzi e riflettere sul contributo del suo metodo educativo quale fonte di ispirazione per la scuola di oggi alla luce delle sfide della comunicazione globale. Con esso, l’università della Tuscia rinnova il suo impegno a promuovere un’educazione che, seguendo l’esempio del maestro, possa costruire ponti tra culture, offrendo una prospettiva di crescita personale e collettiva.

L’evento, organizzato da Beatrice Boggi, studiosa dell’opera di Manzi, e dai professori Simona Fallocco, Sonia Melchiorre e Alessandro Sterpa in collaborazione con il Centro Alberto Manzi e con il patrocinio del Comune di Sorano, vedrà la partecipazione di esperti e studiosi dell’opera del maestro Manzi.

Per l’occasione verrà inaugurata e presentata la Mostra biografica su pannelli che ripercorre le tappe principali della sua vita e della sua attività. Il convegno sarà aperto al pubblico interessato e accessibile anche tramite collegamento Zoom. Per informazioni dettagliate sul programma e sui relatori, è possibile consultare il sito ufficiale dell’università degli studi della Tuscia e dei partner dell’iniziativa.