La Città dei Papi sprofonda nella classifica del Sole24Ore, pesano la questione sistema idrico e il consumo del suolo
VITERBO – Durissima sentenza per il capoluogo della Tuscia da parte del rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, che fa scivolare la città di 13 posizioni rispetto all’anno precedente.
La classifica, presentata dal Sole24Ore, ha preso come sempre in considerazione 20 differenti parametri che permettono alle città capoluogo di essere “fotografate” dal punto di vista “ambientale”, tenendo conto anche di mobilità, aria, acqua e gestione rifiuti.
Se da una parte Viterbo si conferma come una delle città italiane dove si respira la migliore aria in assoluto (quarta e settima posizione su 106 capoluoghi per basso numero di pm10 e pm2,5), la Città dei papi non regge la classifica quando si parla di sistema idrico. Il consumo di acqua pubblica e la relativa dispersione della rete idrica fanno letteralmente acqua da tutte le parti, affossando il punteggio nella classifica generale.
La città, inoltre, nonostante il grandissimo impegno dell’amministrazione per quanto riguarda la realizzazione di piste ciclabili e miglioramento del trasporto pubblico – miglioramenti che possono piacere o meno – non riesce ancora a recuperare punti e resta estremamente indietro, come mostra la classifica “parziale” sottostante.
Si resta indietro anche per quanto riguarda il verde e il consumo di suolo pubblico. Su quest’ultimo tassello la città di Viterbo è letteralmente ferma al palo, bloccata in 99° posizione. Un asset particolarmente difficoltoso da scalfire dopo anni di “cementificazione” esagerata che hanno portato il capoluogo a espandersi in maniera anormale.
Per risalire la classifica, concedendo alla città di Viterbo, candidata Capitale della Cultura, città d’arte e di storia e a vocazione turistica, probabilmente serviranno anni e anni di enorme impegno.