A presentarlo il comandante dei carabinieri della provincia, Massimo Friano.
Illustrato dalla mano dell’artista Marco Lodola
VITERBO – “Negli ultimi tre anni forse è quello che ho preferito, forse per il tema: i carabinieri e i giovani”. A parlare è il comandante del comando provinciale dei carabinieri di Viterbo, Massimo Friano che oggi ha presentato il nuovo calendario dell’Arma.
Un calendario che ricorda e promuove ulteriormente il grandissimo impegno dell’Arma nei confronti dei più giovani. Incontri formativi, ma anche rapporti più giornalieri, sono all’insegna dell’operato dei militari. Un focus che vuole continuare a voler sensibilizzare i giovani su tematiche importanti, come i danni provocato dalla droga. La lotta allo spaccio è, inoltre, uno degli impegni più grandi sul territorio della Tuscia, da sempre – sfortunatamente – noto per i frequenti episodi, anche tra giovanissimi.
Di corredo al calendario, anche la versione da tavolo – dedicata quest’anno “Ai carabinieri nei borghi più belli d’Italia” – e il planning – dedicato a “L’impegno internazionale dei Carabinieri. L’attività di cooperazione e i teatri operativi”. Su quest’ultimo particolare, l’impegno dell’arma all’estero è inferiore rispetto al passato in quanto a numeri ma non per importanza. “La capacità dell’arma di stare in mezzo alla gente è forse quella che più risalta all’estero”, ha affermato Friano.
“Un oggetto dal grande valore artistico, come sempre – ha sottolineato il comandante Friano – quello che più mi ha colpito però è l’aspetto comunicativo, che vede coinvolte famiglie, padri e figli”.
Il mese di dicembre, preso come esempio da Friano, parla della solitudine, anzi di un antidoto alla solitudine, rappresentato dal dialogo tra un padre e un figlio. Un monologo toccante, profondo, che cerca di scalfire il cuore mettendo in evidenza quanto sia importante ricordare alle persone che abbiamo accanto quanto vogliamo loro bene. Un’affermazione.
I personaggi del calendario sono senza volto. L’artista che li ha realizzati, Marco Lodola, ha spiegato che questa scelta è stata fatta perché ognuno, così, può immaginarvi il volto che vuole, perché i carabinieri rappresentano e difendono tutti.