NEW YORK – In tanti, anche dall’Italia, hanno preso parte al “sogno americano” della Maratona di New York.
Da sempre la corsa rappresenta uno dei traguardi principali nella carriera sportiva di un runner. Una di quelle cose che vanno fatte almeno una volta nella vita.
La 53esima edizione è andata in scena ieri, domenica 3 novembre, lungo il percorso di 42 chilometri e 195 metri che hanno portato gli atleti da Staten Island a Central Park attraverso Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan.
A vincere su tutti l’olandese argento olimpico 2021 Abdi Nageeye e la keniana Sheila Chepkirui.
Più indietro al traguardo, ma pieni di soddisfazione, anche 17 atleti provenienti dalla Tuscia, da Civitavecchia e da Ladispoli. Un gruppo agguerrito che ha dato battaglia agli avversari provenienti da ogni parte del mondo.
Per quanto riguarda la provincia di Viterbo le formazioni più nutrite provenivano dal capoluogo e da Tarquinia: per il primo sono giunti alla fine Federico Boni (M 48), Mauro Proietti (M 43) e Caterina Mercanti (W 42), per la seconda Daniele Guarisco (M 40), Matteo Campolungo (M 19), Luigi Campolungo (M 52) e Federica Massi (W 39).
Al traguardo anche Giulio Paris (M 32) di Grotte di Castro, Luca Scuriatti (M 27) di Gallese, Adriano De Luca (M 37) di Nepi e Fabrizio Corbucci (M 51) di Vitorchiano.
Stesso discorso anche per Francesco De Palo (M 54), Luciano Di Maddalena (M 56) e Matteo Pipponzi (M 35) di Civitavecchia e Ramona Iegiani (W 37), Barbara Pietrangeli (W 51) e Ivana Tagliaferri (W 64) di Ladispoli.
“Un sogno da realizzare almeno una volta” è il commento principale dei partecipanti provenienti dall’Alto Lazio che hanno ben figurato e tornano a casa con un ricordo di un’esperienza memorabile da conservare con cura.