Viterbo – Talete in difficoltà economica, nessuna banca vuole essere partner finanziario

Genova e Romoli bacchettano i sindaci: “Certi atteggiamenti sono vergognosi e portano al tracollo della società”

VITERBO – Talete continua a vertere in cattive acque, letteralmente. A confermarlo è stata l’assemblea Egato, quella dei sindaci già soci dell’azienda idrica, tenutasi oggi.

Presente, ovviamente, l’amministratore unico Salvatore Genova, che ha voluto sottolineare come per lui sia inconcepibile che un socio parli male della sua stessa società. Tale comportamento, secondo il dirigente, sarebbe controproducente.

A dimostrarlo è stata anche la gara per trovare un partner bancario. “È andata deserta – ha dichiarato Genova – e questo non è un bel segnale”. Il fatto che non ci sia nessuna banca disposta a dare una mano alla società, effettivamente, è un segno negativo, figlio, tuttavia, anche delle moltissime rimostranze che sindaci e cittadini continuano a mostrare nei confronti di Talete.

Salvatore Genova, non si è risparmiato, spiegando che “chi lavora in banca, prima di fare qualsiasi cosa, legge i giornali e certe esternazioni non aiutano. Non siamo riusciti a trovare nessun partner nonostante i decreti di finanziamento e i soldi sicuri”.

Intanto, anche dalla Regione arrivano cattive nuove per Genova. È infatti giunto il pignoramento per il pagamento dei consorzi a partire dall’anno 2003. “In quell’anno – ha sottolineato Genova – Talete neanche esisteva, ma l’esito è stato il pignoramento di un conto della società e questo ha creato enormi disguidi. Il risultato è che a oggi possiamo ricevere pagamenti solo da privati e non da enti pubblici e quindi, solo tramite la riscossione delle bollette dei cittadini”.

Anche qui, altra nota dolente, ovvero il recente comunicato di Talete che ha avvisato i circa 40mila morosi con avvisi bonari. Quello dei non solventi è infatti uno dei problemi maggiori per la società idrica, che fatica a effettuare lavori e non riesce a garantire un servizio “degno” ai cittadini del Viterbese. Tra i problemi riportati oggi, inoltre, anche alcuni di quei comuni che a gennaio 2024 sono entranti in società, senza però fornire l’elenco dei cittadini e relativi contatori, cosa che avrebbe reso impossibile l’invio delle bollette.

L’aula, tuttavia è semideserta. Lo nota anche Alessandro Romoli. “Ci sono tante assenze oggi, e spesso chi non c’è è il primo ad attaccare l’operato di Talete. Serve più  o ci sarà un tracollo della società. Capisco tutto, ma l’atteggiamento di erti sindaci che non hanno fornito l’elenco dei cittadini e dei contatori Talete è vergognoso”.