“Una circostanza così favorevole e un finanziamento così cospicuo come questo del Pnrr è assai improbabile che potrà ripresentarsi”
VITERBO – Carenza di posti auto in città e necessità di nuovi stalli. Tra gli amministratori c’è chi parla di occasione persa per realizzare un parcheggio interrato e chi invece non ne vede il bisogno.
E’ la consigliera Laura Allegrini, capogruppo FdI in Comune a raccontare i fatti:
“La giunta Frontini si accanisce a giustificare il fatto che, anziché realizzare un parcheggio interrato al Sacrario grazie agli oltre 4 milioni e mezzo di euro previsti dal Pinqua, ha preferito semplificarsi la vita e realizzare, con gli stessi 4 milioni, molto più comode asfaltature di parcheggi in giro per la città“.
Il parcheggio che si poteva realizzare
“La prima motivazione addotta è una relazione geologica, che conclude esattamente il contrario di quanto affermano e, cioè, che il parcheggio si poteva realizzare. La seconda motivazione a giustificazione della scellerata scelta è che con quei soldi si potevano realizzare appena le fondamenta del parcheggio: ed è proprio questo il punto. Sono arrivati successivamente altri finanziamenti in premialità e per il Giubileo e, comunque, sarebbe stata giustificata anche l’accensione di un mutuo per realizzare un’opera necessaria e fondamentale per il centro storico. Sostengono, poi, che si sarebbero persi 50 posti auto, ma questo non è vero perché in fase esecutiva, dato che il progetto lasciato dall’assessore Ubertini era solo una bozza preliminare necessaria all’ottenimento del finanziamento, si sarebbero potute fare tutte le modifiche necessarie. E, di fatto, aver deviato in altre opere il finanziamento è una modifica. Terzo problema: non è vero che il centro sarebbe rimasto per due anni senza parcheggio perché, come l’assessore Aronne sa meglio di me (e mi è confermato da autorevoli tecnici) le moderne tecnologie consentono di cominciare dal basso”.
Il parcheggio vicino a Piazza del Teatro
“Quarta giustificazione: si farà un parcheggio interrato davanti alla Camera di Commercio, fatto questo apparso da subito pretestuoso e fantasioso visto che lì, si, ci sarebbero stati problemi non indifferenti con le Ferrovie dello Stato e avrebbe prevalso la diseconomicità della realizzazione e, cioè, il rapporto tra spesa e posti realizzabili.
Infine, per “tagliare la testa al toro” alla mia domanda in consiglio all’assessore Aronne, se avendo nuovamente soldi e tempo a disposizione lui avrebbe fatto il parcheggio mi ha risposto (le registrazioni della seduta parlano) che il parcheggio del Sacrario non è mai completamente pieno e che, quindi, l’opera non è necessaria. E’ quindi una scelta politica: non so se legata al piano di risanamento di Francigena, ma tale resta. Una scelta che io non condivido e che spero sarà in futuro superata da altri amministratori che vorranno realizzare l’opera. Certo, una circostanza così favorevole e un finanziamento così cospicuo come questo del Pnrr è assai improbabile che potrà ripresentarsi.
Questa scelta della giunta Frontini è quindi una vera occasione persa“. Conclude la consigliera.