Natale 2024 a Roma, Piazza San Pietro resterebbe senza albero. Dal Trentino Alto Adige petizione per salvare l’abete

Straordinaria pianta alta 30 metri andrebbe tagliata e spedita alla Città del Vaticano. Su Change.org la petizione per impedirlo

ROMA – Il Natale 2024 è alle porte e le città si stanno preparando per rendere l’arrivo dei turisti migliore. Alcuni posti sono stati già decorati, altri sono in fase di lavorazione. Molti si chiedono come si trasformerà Roma con l’inizio del Giubileo, intanto, però, le decorazioni a Piazza San Pietro non sono assicurate. Infatti, sembra che il Vaticano possa rimanere senza albero.

Da secoli Piazza San Pietro accoglie ogni Natale un albero che abbellisce il Vaticano in occasione delle feste. Quest’anno, con l’inizio del Giubileo, si era pensato all’abete di trenta metri proveniente da Val di Ledro e Passo Nota in Trentino Alto Adige. Tuttavia, quando i residenti hanno appreso la notizia che un albero così vecchio sarebbe stato tagliato e portato a Roma, hanno manifestato contrarietà ed hanno inviato una lettera al Papa Francesco.

Dopo aver appreso la notizia dell’abbattimento dell’albero secolare, i residenti della zona interessata in Trentino Alto Adige hanno lanciato immediatamente una petizione tramite Change.org ed in pochi giorni hanno raggiunto decine di migliaia di persone che hanno aderito. Da lì è partita una diffida per mezzo di un avvocato.

Sul Corriere della Sera si legge: “Siamo contrari a questa inutile strage. Non ha senso parlare di danni dovuti al cambiamento climatico se perpetuiamo ogni anno l’abbattimento di milioni di alberi in Italia e nel Mondo per una festa”.

Il taglio e il trasporto tra il Comune di Ledro e il Vaticano prevede un lavoro di 60mila euro.

Non è bastata la petizione, gli abitanti di Val di Ledro hanno scritto anche una lettera al Pontefice in cui si legge: “Imploriamo Sua Santità di scongiurare il taglio, e di venire da noi in valle a visitare la bellezza di questi luoghi”. I residenti hanno chiesto di fermare l’abbattimento dell’abete e di pensare ad un albero natalizio permanente con legna recuperata da abeti già caduti.

Tale proposta andrebbe ad allinearsi con le volontà del Papa che è un sostenitore della tutela dell’ambiente.

albero di Natale destinato a Piazza San Pietro in Vaticano viene dalle foreste della valle di Ledro, in Trentino ed è al centro di una polemica.

Da un lato si raccolgono firme perché si giudica il taglio dell’abete uno sfregio ambientale. Il sindaco ha ricevuto da due comitati una diffida e su internet c’è una petizione.

Dall’altro il Comune di Ledro ribatte che la gestione delle sue foreste è certificata proprio dal punto di vista ambientale e quell’abete era comunque destinato alla segheria”.

Una lettera al Papa

In valle di Ledro l’associazione Bearsandothers (che in Trentino si batte anche per la tutela dei grandi carnivori) promuove una petizione da inviare a Papa Francesco: “No al taglio di 40 abeti e in particolare quello che viene chiamato ”Il Gigante verde’, un abete alto trenta metri con due secoli di vita”. Le associazioni e le comunità locali, che citano le encicliche di Papa Francesco (Laudato Sii, Laudate Deum e Terra Madre) dove è stato posto in evidenza che “l’attività dell’uomo deve essere rispettosa della tutela del Creato, della Natura“, sostengono di firmare la petizione “per dire no alla pratica unicamente consumistica di usare alberi vivi per un impiego effimero, per meri fini pubblicitari e qualche ridicolo selfie“. La spesa dell’operazione complessiva è di 60mila euro che, come sostiene la comunità ledrense, “sono soldi che potrebbero essere usati per il bene comune, come dare un tetto a chi non lo ha durante il freddo dell’inverno”.

“Foreste certificate, se non veniva donato andava in segheria”

Il sindaco di Ledro Renato Girardi dice: “Non mi aspettavo una cattiveria simile. Qui ci stanno rovinando una festa solo per una pianta… Noi vogliamo solo
donare un abete e vorrei sottolineare che se non veniva donato andava in segheria“.  Girardi spiega che i boschi ledrensi sono certificati PEFC (marchio che garantisce la Gestione Forestale Sostenibile). “Questo significa che sono gestiti coi più severi requisiti ambientali, sociali ed economici. La ricrescita annuale è certificata in 8.260 metri cubi e l’abete che verrà prelevato fa parte di uno dei lotti che devono essere comunque tagliati per la corretta coltivazione del bosco”. “Le piante da abbattere sono quelle mature e quindi quelle secolari, che superano gli 80 o 100 anni. Sono alberi che si trovano in abetaie dove ci sono migliaia di piante“:

Quanto agli altri 39 abeti destinati al Vaticano: “si tratta di abeti normanni che saranno comprati da vivai specializzati, in quanto la richiesta espressa dal Vaticano, fin dai primi contatti di questa estate, è stata di preferire questi alberi perché non perdono gli aghi. Si tratta di piante che non crescono in Val di Ledro“.

“Una notte memorabile”

In una nota il Comune aggiunge che 600 persone parteciperanno a “Da Ledro a San Pietro – Un viaggio di comunità”  dal 6 all’8 dicembre. “La notte del trasporto dell’albero, tra il 18 e il 19 novembre, sarà un momento memorabile. La strada sarà chiusa per consentire un movimento eccezionale e, per questo, invitiamo i nostri concittadini a restare in casa ad ammirare da finestre e balconi quello che sarà un momento irripetibile. Munitevi di cellulari e macchine fotografiche! Tutto il mondo parlerà dell’albero in Vaticano che proviene dai nostri pregiati boschi. La vallata è consapevole di questa straordinaria occasione e di questo straordinario onore”.