Ruben Amorim e la rinascita del Manchester United: i cambiamenti tattici che potrebbero rimodellare la stagione

Aria di novità in casa Manchester United. È già arrivato infatti il nuovo allenatore della squadra inglese, Ruben Amorim, che in realtà è ancora alle prese con qualche questione burocratica. Come tutti i comuni mortali anche il tecnico portoghese, che riceverà un compenso previsto di 11 milioni di euro per il suo nuovo incarico, sembra avere qualche ritardo nell’ottenimento del visto.

Sebbene non abbia ancora iniziato ad allenare la squadra, Amorim è già in panchina per definire la sua strategia. Grandi cambiamenti sono in arrivo anche dal punto di vista dello stile infatti, dato che la tattica del tecnico che ha appena lasciato la squadra, Eirk ten Hag, appartiene ormai al passato: l’era Amorin sembra essere completamente diversa da quanto visto finora nel Manchester.

Per gli appassionati di calcio, ogni novità di questo tipo è fonte di fermento: quali saranno le mosse strategiche del tecnico portoghese, e quali acquisti sono in vista? Sui bookmaker più di prestigio, le ultime quote sulle scommesse sul calcio hanno iniziato a prendere in esame le varie ipotesi, analizzando ogni aspetto, iniziando dalle reazioni della stessa squadra.

Eirk ten Hag vs Ruben Amorim: due strategie completamente diverse

Ruben Amorim ha le idee molto chiare in fatto di strategia e sembra aver fatto breccia fin da subito nel cuore dei tifosi inglesi, forse per il suo background o per l’entusiasmo di ritrovare gli antichi splendori del Manchester. La squadra inglese, nonostante i giocatori che vi hanno militato – tra cui Ronaldo – sembra aver perso da qualche anno lo smalto dei tempi di Alex Ferguson.

Il modello di ispirazione di Amorim è José Mourinho. Già da qui capiamo che la sua strategia sul campo è molto diversa da quella del suo predecessore, ten Hag. Il tecnico olandese infatti predilige una struttura di partenza basata su un sistema 4-2-3-1, che lascia poi ampia libertà ai singoli giocatori di muoversi sul campo, soprattutto alle ali.

Con una netta predilezione per l’attacco, il baricentro del gameplay si sposta verso la porta avversaria. Se è importante una copertura alle spalle, prima ancora viene un sistema di attacco. Altra caratteristica distintiva della sua strategia è il fatto che raramente i tiri avvengono fuori area.

Cosa cambia con Ruben Amorim, almeno nella teoria?

L’analisi tattica del nuovo allenatore portoghese è diversa, essendo strutturata sul sistema 3-4-2-1 alternato a un sistema 3-4-3. I più esperti di calcio sanno che non si tratta di numeri posizionati a caso ma che corrispondono a una strategia specifica. In questo caso, il gioco si basa soprattutto sul pressing verso la squadra avversaria, oltre che su una linea difensiva particolarmente massiccia. I punti di forza di questa tattica sono la velocità degli scambi e dei movimenti, e le triangolazioni.

Anche la strategia migliore però deve confrontarsi con la squadra che deve metterla in campo. A destare qualche dubbio è soprattutto il ruolo dei terzini che, in base alla tattica del nuovo arrivato, devono essere particolarmente abili e racchiudere più ruoli in uno. Finora, i terzini del Manchester non hanno avuto modo di confermare la loro capacità in questo ruolo più dinamico.

Staremo quindi a vedere se il tecnico portoghese è in grado di plasmare la squadra in base alla sua visione e di adattare la strategia a seconda dell’avversario che si trova di fronte. Qualità che, dopotutto, tutti ci aspettiamo da un professionista di un certo calibro.