Non vanno molto meglio gli altri parametri, un “appena sufficiente” solo per Turismo e Sicurezza
VITERBO – Lo studio annuale di ItaliaOggi – Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, mette ancora una volta in evidenza come il declino del capoluogo sia lento e inesorabile, sfiorando la parte bassa della classifica nazionale.
Nove le dimensioni prese come parametri di paragone tra i capoluoghi italiani: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza. Dati che mettono in evidenza come la frattura tra centro-nord e sud sia sempre più grave con le grandi metropoli (Milano è prima in classifica) che resistono meglio agli shock.
Non è così per Viterbo, che seppur geograficamente dovrebbe trovarsi in un’area “buona”, scende ancora nella classifica e raggiunge molte cittadine del meridione italiano.
La Città dei Papi, nello specifico, si colloca in 76 esima posizione con un punteggio di appena 384 punti e perdendo 6 posizioni. Uno “scivolone” replicato anche da Latina (78esima) e Rieti (81esima). Fanno meglio, invece, Roma, oggi in 24esima posizione e anche Frosinone che sale in 72esima posizione. Entrando ancora di più nel dettaglio, Viterbo si colloca all’87esima posizione anche per quanto riguarda l’ambiente, quello che dovrebbe essere il suo fiore all’occhiello. Un poco meglio, invece, l’istruzione (65esimo posto) e il lavoro (67 esimo posto).
Profondo rosso per la popolazione, sempre in calo (84esimo posto) e per il reddito (70esimo).
Il vero tallone d’Achille, tuttavia, è la salute, con la città di Viterbo che perde ben 20 posizioni e finisce in fondo alla classifica al 94esimo posto. Nella media, infine, Sicurezza (54esimo posto) e Turismo (64esimo posto).