Giulia Tramontano, la sentenza: ergastolo per Alessandro Impagnatiello

E’ stato condannato all’ergastolo, con 3 mesi di isolamento diurno, Alessandro Impagnatiello, per il femminicidio di Giulia Tramontano avvenuto a Senago. La donna era incinta del loro bambino, Thiago: fu avvelenata per mesi con un topicida e infine uccisa da Impagnatiello il 27 maggio 2023 con 37 coltellate.

La sentenza letta oggi, il 25 novembre, nella Giornata contro la violenza sulle donne. Lo ha deciso la Corte d’assise di Milano. Il verdetto è stato letto in aula dalla presidente Antonella Bertoja. Il 31enne ha assistito alla lettura dal verdetto accanto alle sue legali, Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, a pochi metri dalla famiglia di Tramontano.

Impagnatiello era accusato di aver ucciso con 37 coltellateincinta al settimo mese di gravidanza, dopo essere stata avvelenata per mesi, Giulia Tramontano. Impagnatiello è stato definito dall’accusa come la “banalità del male” e lucido “scacchista” e “manipolatore” o un “ragazzo normale” che “voleva tutto” ed è stato travolto da un “crollo improvviso”.

Il processo

Impagnatiello è stato riconosciuto colpevole di tutte le accuse contestate dalle pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella esclusa l’aggravante dei futili motivi: omicidio volontario con 3 aggravanti (aver ucciso la convivente, con premeditazione e per aver agito con crudeltà) interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere con l’aggravante di averlo commesso per coprire l’omicidio. Il verdetto arriva al termine di un processo iniziato a gennaio 2024 e durato 13 udienze. Il termine per il deposito delle motivazioni è stato fissato in 90 giorni.